Corrado Passera a Matera per un incontro con gli allievi della Summer School di Rena nella suggestiva terrazza di ZTL, Zona Traffico Lounge che domina dal Palazzo del Casale la murgia materana. Affermato banchiere e manager italiano, Passera ha svolto l’incarico di Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti del governo Monti dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013. In realtà Passera era nella lista dei potenziali Ministri anche del Governo Letta ma poi le scelte sono ricadute su altri nomi e così Passera è tornato a svolgere la sua professione. Laboratorio di buongoverno e cittadinanza responsabile. Questo il filo conduttore della scuola di Rena, che ha riproposto la Summer School a Matera nell’ultima settimana del mese di agosto.
30 cittadini selezionati attraverso una call pubblica si ritrovano a Matera per partecipare ad una settimana gratuita di formazione residenziale full time sui temi della politica e nuove tecnologie, dei dati aperti, dell’innovazione sociale, della wikicrazia, i processi partecipativi e la valutazione delle politiche pubbliche. A tenere le lezioni una classe docente internazionale, oltre 50 professionisti dal mondo delle istituzioni nazionali ed europee, dell’accademia e della cultura. Tra gli interventi più attesi nel corso della settimana ricordiamo quelli di Smari McCarthy (fautore del processo partecipativo della Costituzione Islandese), Dino Amenduni (Proforma), Piero Fassino (già sindaco di Torino Presidente Anci), Ernesto Belisario, Maurizio Napolitano, Luca de Biase e in serata quello di Corrado Passera, pronto a rispondere in maniera puntuale alle domande incalzanti rivolte dai partecipanti della Summer School. Il tema dominante del confronto è stato quello del lavoro, del lavoro che non c’è o se c’è risulta sempre precario. Passera dopo aver ricordato le iniziative messe in campo durante il Governo Monti per rimettere in moto l’economia e favorire così la creazione di nuovi posti di lavoro ha sottolineato l’esperienza vissuta in occasione dell’incontro al quale hanno partecipato i giovani imprenditori di tutti i settori produttivi. Scongiurare la fuga dei cervelli dal nostro Paese pur maturando la consapevolezza che il mondo aperto dovrà essere una prerogativa delle nuove generazioni. Una normativa più snella per le start up e le due macro-destinazioni dei “cervelli” di casa nostra: ricerca e innovazione e grandi organizzazioni. Ma tutto questo non può bastare. Occorre puntare anche su automazione, meccanica fine, moda, casa, turismo. Passera ha inoltre risposto a domande sul declino di Telecom, sulla presenza di imprenditori immigrati nel nostro Paese, sull’ingerenza della politica nei processi di sviluppo economico. Tante domande scomode che hanno trovato una puntuale risposta di Passera, pronto però a precisare che l’ultimo Governo di cui ha fatto parte non può essere l’unico responsabile della crisi che ha travolto il Paese, perchè la crisi viene da lontano. Al termine della conversazione con i cittadini della Summer School l’ex Ministro ha incrociato il direttore del Comitato di Matera 2019 Paolo Verri, un faccia a faccia inatteso ma utile per raccontare anche a Passera che una città come Matera si è candidata a capitale europea della cultura. In proposito è doveroso sottolineare una delle dichiarazioni di Corrado Passera che lasciano sperare in un futuro più roseo per la città dei Sassi: “Se Matera si attrezza per ospitare nuove imprese può diventare un centro di sviluppo economico e sociale che non avrà nulla da invidiare al centro di Milano o di Londra”.
Michele Capolupo
COLDIRETTI PARTNER DELLA SUMMER SCHOOL DI RENA
Si è conclusa a Matera l’esperienza formativa di trenta cittadini selezionati attraverso una call pubblica, che hanno partecipato ad una settimana gratuita di formazione residenziale full time sui temi della politica e delle nuove tecnologie, dei dati aperti, dell’innovazione sociale, della wikicrazia, i processi partecipativi e la valutazione delle politiche pubbliche.
“Laboratorio di buongoverno e cittadinanza responsabile”, questo il tema della terza edizione del percorso formativo di RENA su Buongoverno e Cittadinanza Responsabile, tenutosi nella splendida cornice dei Sassi di Matera, dal 25 al 30 agosto, presso l’Incubatore di Sviluppo Basilicata e Casa Cava.
A tenere le lezioni una classe docente internazionale, oltre 50 professionisti dal mondo delle istituzioni nazionali ed europee, dell’accademia e della cultura. Anche la Coldiretti ha dato il proprio contributo, con la relazione di Carmelo Troccoli, Segretario Nazionale di Giovani Impresa.
I corsisti hanno poi avuto modo di conoscere i prodotti e la cucina lucana attraverso degustazioni con prodotti della Rete di Campagna Amica della Basilicata e una cena presso l’Agriturismo Le Matinelle di Matera, allietata dal gruppo folk “Idrusa” di Potenza.
Giovani Impresa Coldiretti Basilicata ha voluto sostenere l’iniziativa in quanto l’Associazione RENA porta avanti un’idea di sviluppo del Paese responsabile e trasparente, quell’idea di sviluppo che la Coldiretti, in quanto forza sociale, persegue nel campo non solo agricolo ed agroalimentare, ma anche sociale ed ambientale, per rilanciare il sistema economico promuovendo una crescita intelligente e sostenibile”.
La fotogallery relativa all’incontro con Corrado Passera presso ZTL (foto www.sassilive.it)
La biografia di Corrado Passera tratta da wikipedia
Corrado Passera è nato a Como il 30 dicembre 1954. E’ un banchiere e manager italiano. È stato ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti del governo Monti dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013.
Si è laureato alla Bocconi e nel 1980 ha conseguito un Master in Business Administration (MBA) alla Wharton School di Filadelfia.
Poco dopo la fine degli studi inizia il suo percorso professionale. Nel 1980 entra in McKinsey dove rimane per cinque anni. Successivamente intraprende una collaborazione con il gruppo di Carlo De Benedetti che lo vede inizialmente impegnato in CIR, la holding del Gruppo, dove ricopre la carica di Direttore generale fino al 1990. Nel 1991 diventa direttore generale di Arnoldo Mondadori Editore e, a seguire, del Gruppo Editoriale L’Espresso. Sempre nel corso della collaborazione con il Gruppo CIR, Passera è co-amministratore delegato del Gruppo Olivetti (da settembre 1992 a luglio 1996), periodo durante il quale l’azienda perde il primato quale azienda leader europeo nel settore informatico nel tentativo di espandersi nel settore telecomunicazioni con la creazione di Omnitel e Infostrada.
Nel 1996 viene nominato amministratore delegato e direttore generale del Banco Ambrosiano Veneto, alla cui guida fra l’altro porta a termine una operazione di consolidamento bancario con Cariplo, uno dei più importanti istituti bancari italiani.
Nel 1998 il Ministro del Tesoro (Carlo Azeglio Ciampi) del Governo Prodi I lo nomina amministratore delegato della neonata Poste Italiane Spa. Sotto la sua gestione le Poste entrano nei servizi finanziari attraverso la costituzione di Banco Posta. Sotto la sua amministrazione viene approvato un piano d’impresa per il 1998-2002 che attua tra le altre cose il taglio di oltre 20 000 posti di lavoro considerati in esubero. Nel 2002 l’azienda registra il primo utile di bilancio.
Nel 2002 Passera lascia l’incarico alle Poste e viene chiamato a ricoprire la carica di amministratore delegato di Banca Intesa, nata nel 1998 dall’integrazione di Cariplo e Banco Ambrosiano Veneto. Qui Passera vara un piano industriale con gli obiettivi di recuperare l’efficienza, riorganizzare il business, ridurre i costi, ristrutturare l’offerta e rilanciare l’immagine della banca.
Nel 2006 Corrado Passera è tra gli artefici del processo che porterà all’integrazione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI dando vita a Intesa Sanpaolo. La nuova banca diventa numero uno in Italia per numero di sportelli e ha una forte presenza internazionale focalizzata nell’Europa centro-orientale e nel bacino del Mediterraneo.[10]
Nel 2008 è advisor dell’operazione di salvataggio Alitalia che rafforza il monopolio nel trasporto aereo su molte tratte nazionali. Nello stesso anno fa parte della cordata di imprenditori soci di Cai, presieduta da Roberto Colaninno e Rocco Sabelli, che si uniscono per l’acquisto dell’Alitalia, a seguito della rottura del patto che avrebbe dovuto legare la compagnia alle sorti di Air France.
È stato membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università Bocconi e della Fondazione Teatro alla Scala. Consigliere e membro del Comitato Esecutivo dell’ABI – Associazione Bancaria Italiana, dell’International Executive Board for Europe, Middle East and Africa alla Wharton School, del Consiglio Generale della Fondazione Giorgio Cini di Venezia dell’International Business Council del World Economic Forum di Ginevra. Passera ha lasciato tutti questi incarichi dal momento in cui è stato nominato ministro del governo Monti.
Il 16 novembre 2011 viene nominato Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti del governo Monti. Lo stesso giorno, immediatamente dopo la cerimonia di giuramento, una nota di Intesa Sanpaolo informa che Corrado Passera ha lasciato il Gruppo. Il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera, in un intervento pubblicato sul Corriere della Sera, afferma di aver venduto tutte le sue azioni Intesa Sanpaolo, “pur non avendo alcun obbligo di farlo”.
Il 7 gennaio 2013 Passera ha dichiarato di non volersi candidare alle elezioni politiche perché è deluso[21] sia dell’agenda programmatica che della composizione della coalizione Con Monti per l’Italia: questo scontro tra il Premier Monti e il suo ministro più importante produsse un acceso dibattito nel mondo politico italiano in quanto Passera voleva che Monti si esprimesse a favore solamente di una lista unica anche alla Camera, mentre Monti (dopo aver ceduto, secondo Passera, alle pressioni di Fini, Montezemolo, Riccardi e Casini) ha deciso che la lista unica serve solo per il Senato[non chiaro], da qui la rinuncia di Passera alla candidatura per il Parlamento.
Procedimenti giudiziari
Nel giugno 2012 Passera viene iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Biella. I reati imputatigli sono di natura finanziaria e risalgono al 2006