“C’è qualcosa che non va in questa Basilicata o tu chiamale se vuoi “omissioni” sono la parafrasi di due titoli di importanti canzoni di musica leggera italiana; a leggere i report della stampa sull’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti di Basilicata balzano solo ai miei occhi sviste che appaiono come evidenti asimmetrie in quello che è accaduto”?
La Corte dei Conti di Basilicata, all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, ha fatto presente che nel 2023 i danni erariali segnalati ammontano ad oltre 10 milioni di euro fra inviti a dedurre e citazioni in giudizio, dichiara il Consigliere regionale del PD, Roberto Cifarelli. La maggior parte, purtroppo riguardano la Regione Basilicata e Aziende Sanitarie e ospedaliere.
Tra le citazioni a giudizio, senza che si siano rilevate, particolari enfasi mediatiche e politiche ve ne sono due che coinvolgono direttamente il Presidente Bardi, continua Roberto Cifarelli: una riguarda Illegittimità relative al conferimento incarico di Direttore dell’Ufficio Stampa della Giunta regionale di Basilicata, per un danno di € 212.449 e l’altra riguarda il presunto Illecito conferimento incarico di Direttore Generale dell’ASP ( già in pensione ) da parte del Presidente della regione, danno di € 51.000.
“Il ruolo, la funzione ed il rigore nei controlli della spesa pubblica da parte Corte dei Conti di Basilicata è un elemento fondamentale nella valutazione del corretto agire istituzionale di un amministratore pubblico e spiace rilevare che quanto viene contestato al Presidente Bardi passi per un ordinario incidente di percorso, scarsamente degno nota o al più come un eccesso di attenzione dei magistrati contabili”.
“La questione è seria e va messa in luce perché non è possibile che in Basilicata, negli ultimi anni qualcuno ha ritenuto di essere al di sopra della legge forte non si comprende di quali coperture; soltanto qualche giorno fa il Consiglio di Stato con una sentenza storica per tipologia e motivazioni annulla – diciamo per eccessiva discrezionalità – la nomina dell’ex direttore generale di ARLAB mettendo in luce quanto noi dei gruppi di minoranza abbiamo cercato di evidenziare con atti ai quali non sono mai pervenute risposte. Adesso la Corte dei Conti cita a giudizio il Presidente Bardi per altre “eccessive discrezionalità” alle quali speriamo il Presidente spieghi pubblicamente di cosa si tratta e che si difenda con avvocati nominati a spese proprie e non a spese dei contribuenti lucani”. A leggere, invece i procedimenti ancora nella fase di contestazione e invito a dedurre altre ” discrezionalità ” di ben più rilevanti entità si intravedono nell’espletamento delle funzioni di governo alla Regione Basilicata e in Enti ed Aziende sottoposte al suo diretto indirizzo e controllo.
Quanto accaduto in questi anni e gli atti che stanno emergendo sono ascrivibili alla completa responsabilità del Presidente Bardi e del suo cerchio magico ormai noto a tutti, sottolinea il Consigliere del PD, e la sua designazione a candidato Presidente del centrodestra per le prossime elezioni regionali dovrebbe spaventare innanzitutto lo schieramento che lo ha proposto.
Per parte nostra, conclude Roberto Cifarelli, continueremo a denunciare pubblicamente quanto accade ed è accaduto senza particolari clamori o attenzioni dell’opinione pubblica , nella consapevolezza che i cittadini lucani hanno le idee chiare sul futuro della nostra regione e si augurano che Bardi torni a fare il pensionato a Napoli, per il bene della Basilicata.
Potenza, 1 marzo 2024
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