È stato reso noto oggi l’elenco delle 51 possibili destinazioni per la realizzazione del deposito unico di scorie nucleari che vede numerosi luoghi della Basilicata come papabili del cimitero nucleare nazionale.
Immediate le reazioni contrarie a questo scenario catastrofico tra cui troviamo anche il Sindaco di Tursi, Salvatore Cosma:
“A vent’anni esatti dalla battaglia pacifica di Scanzano per dire no al deposito unico di scorie nucleari, la Basilicata torna ad essere attenzionata dal governo centrale per la realizzazione del sito unico d’interesse nazionale.
Ancora non è chiaro che la Basilicata è dei lucani, di coloro che ci vivono e che buttano il sangue per questo territorio e non si deturpa certo con un atto romano di una facilità scellerata.
Ci turiamo il naso, gli occhi e le orecchie per subire le imposizioni dei candidati politici dalla capitale ma quando poi arrivano nuovamente a minacciare la salute e il futuro di questa terra davvero è troppo.
Siamo pronti come vent’anni fa a fare le barricate perché se ieri era solo Scanzano oggi leggere una sfilza di nomi tutti di comuni lucani fa rabbrividire.
Questa è la considerazione del governo centrale del nostro territorio: una pattumiera.
Per questo mi auguro che i vari attivisti del centrodestra lucano regionale insieme ai vari commissari e segretari dei partiti vicini al governo nazionale si indignino davanti a tali indicazioni e facciano come facemmo 20 anni fa con il governo Berlusconi, ed io fui uno di questi, che strappammo tessere e adesioni e partimmo verso Roma oltre a presidiare e difendere la nostra terra cosa che rifaremo senza se e senza ma. Altro che il populismo, i bonus e le convention in vista delle prossime competizioni elettorali.
La Basilicata è dei lucani e solo quelli veri riusciranno a vincere ancora una volta contro questo disegno sovversivo del futuro nostro e dei nostri figli.”