Qualche giorno fa, “con l’obiettivo di abbattere l’incremento dei costi dovuto alla Pandemia”, il Comune ha pubblicato la delibera con le nuove tariffe delle mense scolastiche cittadine (con la nuova divisione per fasce ISEE).
Tra l’ altro, l’ annuncio del nuovo provvedimento è stato accompagnato da una imponente campagna mediatica di propaganda (conferenze stampa, post social e comunicati).In realtà, dopo aver valutato gli effetti pratici che questi nuovo sistema avrebbe sulle famiglie, abbiamo il dovere di segnalare diverse problematicità da risolvere quanto prima.
In primo luogo, l’ aumento del costo del pasto applicato alle fasce ISEE come rimodulate nella proposta di deliberazione in oggetto avrebbe un notevole impatto sulle famiglie prossime alla fascia di esenzione e in particolare per quelle con un reddito compreso tra i 7.000 e i 9000 euro. Altra stortura da risolvere immediatamente (perché potrebbe causare gravi diseguaglianze tra le famiglie) è quella dell’eliminazione della previsione di riduzione del 50% del costo a partire dal secondo figlio per i redditi sopra i 18.000 euro. Tale provvedimento rappresenta un duro ed immotivato colpo alle famiglie numerose di questa città, le quali potrebbero ritrovarsi a sostenere costi elevatissimi rispetto al passato. Tutto ciò premesso, abbiamo ritenuto doveroso presentare un emendamento urgente in quarta commissione per chiedere una revisione della delibera con l’obiettivo di graduare ulteriormente la percentuale di compartecipazione al costo a carico degli utenti per le fasce di reddito tra i 7.000 e i 10.000 euro. Con altrettanta urgenza, abbiamo chiesto l’immediata reintroduzione della riduzione del 50% del costo a partire dal secondo figlio. Questa amministrazione di Destra presti maggiore attenzione alle fasce meno abbienti ed ascolti la nostra proposta di buon senso.
I Consiglieri di Centrosinistra: Bianca Andretta, Angela Blasi, Roberto Falotico, Angela Fuggetta e Vincenzo Telesca.