“Si torni in classe, tutti a Matera, a screening concluso. Se non in grado di garantire a tutti questa condizione, si valuti la proposta nazionale dei dirigenti e quella di ANCI fino alla conclusione dello screening. L’organizzazione e la programmazione devono essere uno standard, non bisogna sempre continuare a rincorrere le soluzioni. L’aver sollevato la questione con una nota inviata al Presidente Bardi, Al presidente della provincia Marrese e al sindaco di Matera Bennardi ha portato ad una conclusione positiva per gli studenti e le studentesse delle scuole di II grado della città. Si attendono chiarimenti che speriamo arrivino per i residenti in altri comuni o regioni, ma frequentanti le scuole materane. Sappiamo che agli istituti di II grado non sono stati chiesti questi numeri (ad esempio all’industriale sono circa 340 e ad Agrario e Alberghiero circa 170, oltre un migliaio in tutto), né i numeri del personale docente e ATA. Categorie che, contrariamente al I Grado, rimarranno fuori dal tracciamento.
La richiesta, infatti, che il sindaco aveva fatto inizialmente, rispetto al numero di tamponi da richiedere alla Regione Basilicata per effettuare lo screening scolastico della città di Matera non comprendeva la popolazione scolastica delle scuole superiori. Finalmente a seguito della nostra iniziativa e interessamento, qualcosa si è mosso. Dopo la nostra denuncia altri 4000 test rapidi sono stati richiesti dal sindaco Bennardi alla Regione e saranno resi disponibili in aggiunta ai circa 6000 che coprivano solo la popolazione scolastica solo delle scuole del I ciclo, il cui screening è in corso nelle giornate di venerdì, sabato domenica. Le nostre sollecitazioni ancora una volta hanno fatto venire alla luce le criticità relative alla organizzazione relativa al II grado e individuato le responsabilità.
L’importante è essere arrivati alla soluzione. L’attività di screening sarà effettuata anche per le scuole superiori della città dei Sassi, in modalità “drive-in” nella giornata di domenica 9 gennaio. Il luogo sarà indicato dagli stessi dirigenti scolastici alla propria utenza scolastica, come già hanno fatto i dirigenti dei Comprensivi che ospitano un punto tamponi in ognuna delle scuole. Siamo dell’idea che questi disguidi si deve sempre evitarli e prevenirli. Nessuna discriminazione si faccia, inoltre, per gli studenti extra regionali che frequentano le scuole di Matera. Questo chiarimento è fondamentale occorre coordinarsi ma comunque garantire la possibilità.
Infine, visti i ritardi nell’organizzazione a Matera come a Potenza che già ha dovuto rimandare apertura di un paio di giorni, visti i dati dei contagi in atto e l’aumento esponenziale avvenuto durante le festività, sarebbe opportuno oggi decidere verso soluzioni quali quella richiesta da 2000 Dirigenti Scolastici italiani al Ministro Bianchi e a quanto oggi sostiene anche l’ANCI, sospensione ulteriore e vaccinazioni. Una Didattica Digitale Integrata ma organizzata bene per tutti e non per emergenza di casi e quarantene varie, per altri 15 giorni per poi riaprire in sicurezza perché al contempo si saranno favorite le vaccinazioni di tutta la fascia giovanile e del personale, potrebbe ancora essere la soluzione da valutare. Siamo regione bianca ci vuol poco a cambiare colore se la scuola non riparte in totale sicurezza.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.