Rocco Coviello, componente della segreteria regionale di Futuro e Libertà, ha inviato una nota in cui illustra le nuove condizioni per la rinascita della destra lucana. Di seguito la nota integrale.
Dietro gli eventi politici di questi giorni all’interno del Pdl-Fi non c’è solo tutto il nostro orgoglio, come ha sottolineato il senatore Egidio Digilio, per la scelta che abbiamo fatto, risultata a tutti con chiarezza, sia pure dopo qualche anno di ritardo, l’unica scelta possibile, ma c’è anche la consapevolezza che sono stati proprio i “falchi” di ieri con noi tra i più duri a tradire adesso Berlusconi. Gli stessi parlamentari e dirigenti lucani del Pdl che devono tutto a Berlusconi per effetto del Porcellum e quindi dell’elezione-premio, come gli stessi nostri ex amici di An anch’essi non solo protagonisti della “cacciata” quanto i più entusiasti, gli hanno voltato le spalle a differenza di quanti come noi hanno sempre condotto una battaglia a viso aperto senza ricorrere a congiure di palazzo e soprattutto mettendo in gioco il proprio destino politico personale. Sarebbe facile dire a questo punto che avevamo previsto ogni cosa e lasciarci andare ad attacchi a Berlusconi e ai berlusconiani diventati oggi colombe con il coltello in mano. Come, francamente, non so quanto possa essere autentico l’atteggiamento di pentitismo che sembra trasparire solo in queste ore da parte di qualcuno dei congiurati. Per noi, che abbiamo da sempre rifiutato di considerare la politica come strumento di carrierismo, queste vicende rafforzano l’impegno che ci siamo dati subito dopo le politiche di febbraio per rilanciare la destra che non abbiamo alcuna difficoltà ad ammettere oggi è spacchettata e ridimensionata, anche se siamo convinti che non sono ridimensionati né i nostri valori né la volontà del popolo lucano a riprendere un cammino interrotto anche a causa di scelte di vertice risultate sbagliate. Ed in questo non possiamo nascondere l’atteggiamento ondivago del gruppo dirigente di Scelta Civica di cui in Basilicata e in tutt’Italia abbiamo contribuito ad eleggere i senatori. Una linea che si caratterizza non certamente per scelte civiche quanto per scelte opportunistiche che non ci interessano. Ci sono dunque tutte le condizioni per un’aggregazione elettorale e programmatica della destra lucana che si affermi come alternativa vera al Pd e al centrosinistra chiamando le forze moderate a schierarsi con chi continua a metterci la faccia per realizzare le condizioni dell’alternanza di governo regionale. E per questo, di fronte agli scenari nuovi che si sono aperti, chiamiamo all’appello il popolo di destra e ci rifiutiamo di partecipare al solito teatrino degli incontri segreti in segreterie di partiti. Lavoriamo ad una nuova destra radicata nella comunità e nel territorio, fondata soprattutto su una visione radicalmente alternativa all’idea di consenso che il centrodestra ha elaborato in questi anni: consenso come adesione a un progetto di cambiamento e non alle virtù taumaturgiche del leader, come espressione di partecipazione e di impegno ideale.
Ott 05