L’ambientalista materano Pio Abiusi commenta la probabile crisi in atto al Comune di Matera a seguito del nuovo comunicato dei consiglieri comunali dissidenti. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione
Non giriamo intorno al problema. Voi sei dissidenti avete posto un problema di revisione della gestione della macchina comunale e di diversa rappresentanza politica in seno alla giunta oltre ad una compressione del numero dei componenti della stessa. Appare chiaro che le richieste sono state disattese, non vi resta che trarre le conclusioni.
Un punto fermo occorre farlo: si va a casa o abbiamo scherzato, non si può andare avanti a suon di comunicati stampa che lasciano il tempo che trovano. Dite con chiarezza se non volete andare a casa, che c’è un nuovo gruppo in consiglio comunale denominato “i dissidenti” e che sta in una sorta di limbo ma al momento buono in qualche modo garantisce i voti necessari alla gestione De Ruggieri anche se qualche volta con il voto l’amministrazione dovesse andare sotto, voi la volta successiva riportereste alla luce il sindaco ed il balletto infinito continuerebbe nell’immobilismo movimentato da qualche conferenza stampa o da una passerella in un cinema della città ma di dibattito nisba! Non pensiate di coinvolgere la minoranza nella ipotetica gestione perchè l’amministrazione De Ruggieri ha sulla carta i numeri per amministrare, non è nelle condizioni di Dario De Luca che è “anatra zoppa” eppure sta mettendo un po’ di ordine nei casini contabili lasciati da Santarsiero. Le ammucchiate non hanno senso. Ognuno deve svolgere il ruolo che il risultato elettorale ha assegnato loro. L’allargamento della maggioranza non significherebbe un bel nulla e pensare di aumentare il numero dei componenti la giunta da 9 a 18 non è possibile.
Senza voler disturbare troppo vi ricordo solo che il 30 Marzo la città di Matera dovrebbe trasmettere alla Regione una serie di documenti utili all’ITI – 37 milioni di euro- e si sarebbe dovuto individuare già da tempo un partenariato urbano composto da forse sociali ed economiche. Ne sapete qualcosa o è stato discusso e fatto tutto in famiglia, semmai alla Scaletta?
Pio Abiusi