“Le crisi aziendali che stanno interessando la Basilicata nell’ultimo periodo, sono l’ulteriore conferma che per decenni nella nostra regione è mancata una visione e una programmazione politica oculata e lungimirante capace di far sviluppare un sistema produttivo autopropulsivo, autonomo e attrattivo capace di competere e affermarsi a livello nazionale e internazionale.
La Regione Basilicata, più di tutti, e il mondo politico lucano, non sono stati in grado di proporre e offrire scenari e condizioni che potessero aiutare il mondo delle imprese a mettere in piedi una rete di attività, piccole e grandi, locali, nazionali e internazionali, solida e articolata”.
L’associazione civica Medinlucania interviene sul tema lavoro e politiche industriali in Basilicata.
“Tutto – scrive in una nota stampa – è stato gestito con superficialità ed approssimazione, limitandosi a subire l’evolversi delle scelte di mercato e gli interessi delle aziende senza riuscire ad incidere e ad orientare i processi in corso.
Basti pensare – aggiunge – alle numerose aree industriali e aree artigianali infrastrutturate, abbandonate a se stesse e piene di capannoni e stabilimenti vuoti realizzati con enormi finanziamenti dello Stato.
Basti pensare alle centinaia di aziende e multinazionali di fuori regione che dopo aver incassato contributi a fondo perduto, dopo aver devastato territori e dopo aver sfruttato la manodopera locale, hanno chiuso le attività in Basilicata e sono scomparse delocalizzando o dichiarando fallimento.
L’associazione Medinlucania chiede alla Regione Basilicata, prima che le crisi si moltiplichino ed esplodano in maniera irreversibile, di aprire immediatamente un tavolo tecnico che monitori, censisca le aziende in crisi e si adoperi, insieme al governo nazionale, a Confindustria e ai sindacati, per fornire risposte urgenti e affrontare l’emergenza in corso.
L’associazione è preoccupata per la tenuta del settore sociale ed occupazionale in una regione già duramente provata da una interminabile crisi economica che la attraversa ormai da qualche decennio”.
La nota viene conclusa con un passaggio di Dino Nicolia, presidente di Medinlucania: “Siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori lucani che stanno subendo le conseguenze peggiori delle vertenze in atto. In particolare, esprimiamo la nostra solidarietà e chiediamo alla Regione di intervenire con forza e determinazione per le crisi più attuali e acute che riguardano Stellantis di Melfi, la Favorit gruppo Hamelin di Tito Scalo, la Lucania Servizi Total di Corleto Perticara, la Revisud Centro Olio Eni e la Vibac di Viggiano”.