Alla vigilia di un consiglio comunale che potrebbe decidere le sorti del Governo De Ruggieri il consigliere comunale di “Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista” Carmine Alba in una nota sottolinea la gravità della situazione politica che riguarda l’Amministrazione Comunale di Matera guidata dal sindaco De Ruggieri. Di seguito la nota integrale.
La gravità della situazione politica dell’Amministrazione di Matera ed il contestuale avvicinarsi delle scadenze del 2019, costituiscono una miscela esplosiva che potrebbe danneggiare irrimediabilmente tutti gli sforzi compiuti in questi anni per portare Matera sul palcoscenico internazionale del turismo e dello sviluppo sostenibile. Le responsabilità che coinvolgono partiti e potentati cittadini sono ormai evidenti a tutti.
E’ mancata una valutazione, serena e trasparente, da parte del Sindaco e della sua variegata maggioranza, degli errori madornali compiuti in questi anni, trascinando stancamente la Città in un dibattito politico, sterile e dannoso, da cui è emersa, in modo evidente, l’assenza di un progetto politico condiviso.
La presa di coscienza che il Sindaco sembrerebbe finalmente aver compiuto sulla difficoltà di portare avanti la sua esperienza amministrativa, potrebbe portare ad una svolta positiva per la città. Il Sindaco, dopo aver lungamente galleggiato nelle chiare contraddizioni che la sua coalizione si è trascinata dietro fin dalla campagna elettorale, forse ora potrà presentare le sue idee di governo e di sviluppo per la Città di Matera.
Si liberi, allora, dai condizionamenti che i vari gruppi di potere gli hanno imposto e che Egli ha supinamente accettato, scelga i suoi assessori in piena autonomia e nell’interesse esclusivo della Città, assumendo il ruolo e la responsabilità che la legge gli attribuisce. Alimenti un dibattito con tutte le componenti socio-economiche della società materana, si confronti e condivida le sue proposte di governo, le porti in consiglio comunale e valorizzi idee e contributi che ciascun consigliere potrà offrire perché la città svolga, nel Mezzogiorno, in Italia e in Europa, il ruolo che le compete.
Facciamo in modo che Matera diventi il simbolo di un meridione che funziona dimostrando che è possibile impegnarsi per il bene comune, senza barattare postazioni, in Giunta o nella Fondazione, da qualunque parti provengano.
La città è stanca di assistere a questo avvilente balletto di poltrone che ha bloccato qualunque azione di governo di ampio respiro. Matera merita di più.
E se il consiglio comunale dimostrasse di non essere all’altezza della sfida che abbiamo di fronte, che sia allora il Sindaco, con un atto di dignità e di rispetto verso sé stesso e la sua storia personale, a decidere le sorti di questa amministrazione, mandando tutti a casa. Non c’e’ disonore nel prendere le distanze da chi ha cercato di sfruttare, per il proprio tornaconto personale, le opportunità legate allo storico e irripetibile ruolo che l’Europa ha assegnato a Matera, con la nomina di Capitale Europea della Cultura nel 2019. Prestigioso traguardo ottenuto grazie al sapiente impegno condotto, con tenacia e consapevolezza, da Salvatore Adduce e dalla sua maggioranza.
Altri, prima dell’Avvocato De Ruggieri, hanno messo la passione per la città al di sopra dell’amor proprio, preferendo l’azzeramento di un’amministrazione incapace di governare piuttosto che accettare l’idea di una lunga e debilitante agonia.
Non è più il momento di proporre alchimie politiche di dubbia efficacia, ma di alzare la testa e affrontare, con la forza dei propri progetti e delle proprie proposte, chi non persegue obiettivi di crescita comune, ma interessi personalissimi.
Lasciando poi il giudizio su quanto sta accadendo agli unici veri interlocutori per cui ci si è candidati a guidare Matera: i nostri concittadini.
Carmine Alba, consigliere comunale Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista
non è più il tempo del ramoscello d’olivo ma neppure del Kalašnikov, bisogna solo prendere atto che il melone è uscito bianco e questa presa d’atto andava fatta già da tempo ed agire di conseguenza per il bene della città. Un periodo di purgatorio e poi il voto.