Crisi Comune di Matera, +Europa: “Mozione di sfiducia, via d’uscita dallo svilimento delle istituzioni”. Di seguito la nota integrale.
Quello a cui abbiamo assistito nell’ultimo consiglio comunale è un copione già visto da parte di un’amministrazione cieca e disinteressata di quanto la circonda, che rimanda la discussione sul turismo, svilisce le proteste a manifestazioni politicizzate, dimostrandosi ancora una volta non abituata all’approfondimento, all’analisi e alla proposta politica, preferendo navigare a vista senza prospettive.
Bennardi, che detiene lo scranno più alto della città con una minoranza di 15 voti su 32, ha chiesto una fiducia in bianco per ridefinire la giunta ignorando completamente qualsiasi discussione politica. La nuova giunta non nasce su basi programmatiche, nè sul riconoscimento della necessità di un cambiamento di metodi, di stili o di risultati, nè è frutto di un reale azzeramento: ancora una volta, e siamo alla giunta quater, le nomine sono frutto di mere soddisfazioni dei singoli nell’assenza assordante della Politica. Ne è prova l’indifferenza verso il documento programmatico presentato da più Europa insieme a due forze di maggioranza, PSI e Verdi, condiviso dal nostro partito al solo scopo di offrire alla nostra città, e non a questa amministrazione, la prospettiva di una forte sterzata nell’azione di governo in netta controtendenza rispetto a quanto visto finora. Una consapevolezza che non c’è da parte dell’amministrazione che nega di fatto l’opportunità di un rilancio di governo. Responsabilmente avevamo accolto l’invito di Verdi e Socialisti, in quanto forze di centro sinistra con cui abbiamo condiviso anche le ultime elezioni regionali ed europee, affinché Matera non rimanesse nel guado ancora per 1 anno e mezzo, dimostrando che ogni sforzo è stato tentato prima di approdare all’inevitabile mozione di sfiducia, poiché in assenza di un reale rilancio programmatico, come si sta palesando in queste ore, la città continuerà a navigare a vista, senza una guida autorevole capace di rispondere alle esigenze di una città che chiede risposte efficaci ed eque.
Il quadro politico che il M5S non è stato in grado di costruire, autorizza l’opinione pubblica a concepire l’attuale rimpasto come un mero posizionamento di potere, una spartizione di poltrone che nulla ha a che fare con la politica come la intendiamo noi e cioè come dovrebbe essere, un serio ripiegamento sui problemi e sulle soluzioni.
Continuiamo a fare una opposizione costruttiva ma intransigente, auspicando che alla mozione di sfiducia non ci siano ripensamenti durante la seduta consiliare o, ancora meglio, che si aggiunga il 17esimo consigliere pronto alle dimissioni, come lo siamo noi, pur di chiudere questa deludente e dannosa pagina politica.