Mentre si attendono di conoscere gli sviluppi politici della crisi che ha travolto l’Amministrazione Comunale di Matera arrivano le riflessioni sul tema del materano Valentino Blasone.
Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Valentino Blasone: Il buonismo fatto a programma. Matera2019: siamo tutte “sorelle” da libro Cuore.
Nell’immobilismo politico dell’ultimo mese si avvicendano incontri, comunicazioni, prese di posizioni, esortazioni.
Dal Sindaco a consiglieri vari di maggioranza ed opposizione, dal Pd (unico partito in campo) a menti grigie che, da parte integrante della maggioranza che ha sostenuto il Sindaco, diventano invece ora pubblici esortatori al bene comune, si assiste ad un chiacchiericcio continuo, un “cialliddo” vacuo e senza sostanza, dove si pone al centro sempre e solo il simulacro di Matera 2019.
Un totem stanco che non genera più luce né visioni positive.
Nel dibattito su quale maggioranza si debba creare per sostenere il Sindaco, manca clamorosamente il da farsi, quello che una volta si definiva il programma della azione di governo e amministrativa.
Manca ad esempio la lista di 10 punti qualificanti (o forse anche meno) che effettivamente possono essere realizzati in questa seconda parte della consiliatura e per i quali si dovrebbero raccogliere le forze presenti in consiglio.
Manca l’esplicita composizione della giunta che dovrebbe nelle sue funzioni adoperarsi a realizzare questo programma di salute pubblica.
Le esortazioni e appelli si sprecano, ma nessuno, dico nessuno, afferma quello che si vuol fare se non il generico e stantio ormai “non possiamo dilapidare l’occasione storica di Matera 2019”.
Abbiamo di fronte una classe politica da libro cuore e da serial tv “sorelle”, del vogliamoci bene, ma mai si capisce per cosa.
La città guarda stanca uno spettacolo che sa di indecoroso.
Le menti libere reclamano, con orgoglio civico, che chi ha avuto il mandato elettorale di governare e di rappresentare la città, lo faccia se ne è capace, altrimenti si vada casa e si torni al voto.
Le prediche, in questo periodo di festività cristiane (per chi crede), lasciamole fare ai sacerdoti.
Amministrare una città vuol dire altro.
La speranza è che il prossimo 22 del mese, questa consiliatura non diventi un nuovo serial tv dal titolo: “siamo sorelle e vogliamoci bene!”.
Probabilmente faremmo un altro pieno di audience, ma faremmo cadere Matera in una tragicomica commedia del nulla.
Valentino Blasone