Crisi Comune di Policoro, Avanti Policoro: città ostaggio della crisi politica. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Se c’è un elemento che possa sintetizzare il teatrino comico-politico al quale abbiamo assistito ieri sera in Consiglio Comunale, è sicuramente il linguaggio. Vecchio anche quello, oltre che i modi ed i metodi. Linguaggio che cerca di camuffare un tatticismo ombra per nascondere problemi, tensioni e sopratutto un’amministrazione ferma e sempre più scollegata con la comunità.
La frattura esistente tra la maggioranza ed il neo gruppo “Policoro più” è reale, nonostante la cocciuta difesa di un Sindaco che o fa finta di non vedere o proprio non riesce a vedere una crisi certificata dai fatti, visto che era presente solo il capogruppo dei dissidenti, Benedetto Gallitelli (assente anche l’assessore loro espressione) che abbandonando l’aula dopo la discussione del primo punto, riguardante proprio la situazione politica, ha quindi legittimamente fatto capire che le cose non vanno a differenza di quello che dice Mascia.
In questo anno di amministrazione nessun gruppo della maggioranza ha la stessa composizione di un anno fa, spostamenti, nuovi gruppi ed estinzione della lista del Sindaco sono già elementi poco rispettosi di chi li ha votati, perché in un vero senso di rappresentanza e democrazia è veramente poco piacevole aver assistito a questi balletti.
Alla luce dei nuovi equilibri e davanti ad una condotta amministrativa ferma, il nuovo gruppo di anima centrista scalpita e chiede “una nuova marcia nell’andamento amministrativo”, situazione che portata sui giornali ha trovato la stupefacente risposta del Sindaco: “le aspettative, seppur legittime, devono aspettare i nuovi equilibri regionali”.
Il Gruppo Avanti, con il suo Consigliere Enrico Bianco, insieme al resto dell’opposizione, hanno chiesto dunque, un consiglio comunale per discutere di questa situazione che chiaramente la maggioranza cerca di tenere chiusa nelle stanze.
In Consiglio Comunale dunque, va in scena il tatticismo, il dire e non dire e la sfacciata risposta del Sindaco che nega l’evidenza e sminuisce la trasparenza che dovrebbe avere nei confronti dei cittadini che devono sapere quello succede all’interno della maggioranza.
In mezzo alla discussione poi, alcune dichiarazioni sono risultate anche fuori dal mondo, come per esempio quella del Consigliere Celano che nonostante la sua giovane età, sembrava di sentire un sessantenne per ragionamenti e visione.
Il Consigliere Gallitelli, dunque, ha chiesto di rinviare il Consiglio Comunale “perché è in piedi un tavolo delle trattative che coinvolge anche le segreterie regionali”, richiesta respinta dal Sindaco con la conseguenza dell’abbandono dell’aula da parte del gruppo “Policoro Più”, che non ha votato, quindi nemmeno il DUP, documento unico di programmazione.
In sintesi, il destino politico di Policoro è in mano alle segreterie regionali del centrosinistra per trovare una soluzione ad una situazione bloccata sin dall’inizio del mandato. Detto questo, ci siamo detti tutto. Ma questo è, questo ci meritiamo.
In questa situazione, che ci porta ancora una volta indietro di almeno un decennio, il Sindaco fa finta di niente ed anzi, in maniera arrogante va avanti anche se avanti non si va, perché la diretta conseguenza è l’immobilismo amministrativo su tutti i fronti e di esempi ne potremmo fare all’infinito, ma sarebbero sempre gli stessi da diversi mesi a questa parte.
Policoro vive un momento che non avremmo mai voluto e da comunità dinamica qual’è di certo non merita di essere in mano a questi signori e a questa lunga agonia iniziata dal primo giorno e che speriamo vedrà presto la loro fine. Policoro in ostaggio della peggiore politica di stampo regionale, con un Sindaco ormai spaesato che sembra non capire ormai nemmeno dove si trova e che cosa sarebbe giusto fare. Forse ammainare la bandiera sarebbe sì un atto d’amore nei confronti della Città.