Il materano Antonio Materdomini, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, in una nota commenta le dimissioni dell’assessore comunale al turismo Adriana Poli Bortone e attacca l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco De Ruggieri: “Sa discutere solo di poltrone e incarichi”.
Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Dopo la sonora sconfitta del Partito democratico lucano alle ultime elezioni, il centrosinistra di Matera non demorde e torna alla carica con un documento consegnato al sindaco Raffaello De Ruggieri in cui richiede l’ennesimo rimpasto di giunta, spacciato per un’istanza di condivisione di progetti e obiettivi. Come se non bastasse, l’assessore al Turismo Adriana Poli Bortone ha rassegnato le sue dimissioni lasciando la città abbandonata a se stessa e senza una minima programmazione nel settore turistico.
Le pesantissime dichiarazioni dell’ormai ex assessore Poli Bortone, rilasciate durante la conferenza stampa, racconterebbero di una città prigioniera di un sistema in cui c’è “qualcuno che attraverso questa situazione pensa di poter galleggiare e fare l’assalto alla diligenza del Comune e della Fondazione Matera 2019”. Naturalmente chi oggi si dimette o passa all’opposizione non è affatto esente dalle responsabilità politiche di quanto sta accadendo nella città di Matera.
Nei prossimi giorni, inoltre, sarà nominato il nuovo presidente della Fondazione Matera-Basilicata2019 che a seguito delle modifiche apportate allo statuto dovrà necessariamente sottostare alla valutazione di Marcello Pittella, Presidente della Regione Basilicata che più volte sembrerebbe aver colto l’occasione “Matera2019” per spostare l’attenzione su Potenza.
I cittadini materani si trovano a subire una maggioranza che, a distanza di 9 mesi, non è stata in grado nemmeno di assicurare la rappresentanza della minoranza nell’Ufficio di Presidenza del consiglio comunale di Matera in barba al regolamento. Uno scenario drammatico nel quale la città arranca, i materani sono sfiduciati e delusi e a pochi mesi dal fatidico 2019 si brancola nel buio senza una strategia condivisa.
Questo è ciò che accade quando gli amministratori della città antepongono al bene comune l’interesse personale e la difesa -ad oltranza- delle poltrone.
Sarebbe il caso, prima che accada l’irreparabile, che si torni immediatamente alle urne e che si affidi la città ad un governo legittimato dai cittadini e non da giochi di potere.