Giuseppe Digilio, Coordinatore Europa Verde-Verdi Basilicata, in una nota esprime alcune riflessioni sull’ultima seduta del Consiglio regionale chiusa in anticipo a seguito del battibecco tra l’assessore regionale Leone e governatore Bardi. Di seguito la nota integrale.
Che sarebbero potute volare parole grosse durante il consiglio regionale nel quale Bardi presentava la sua nuova giunta, ce lo aspettavamo. Ma che provenissero dalla stessa sua maggioranza, o meglio, da una sparuta parte di essa che farebbe capo al plenipotenziario sottosegretario Giuseppe Moles, suo stesso dante causa, proprio non ce lo aspettavamo. Che questa maggioranza regionale non avesse nelle proprie corde le intenzioni di amministrare nell’interesse dei cittadini lo abbiamo detto fin dal primo giorno, magari peccando della sindrome da pregiudizio, è vero. Ma i risultati della loro incapacità di essere classe dirigente matura e visionaria hanno trovato sistematicamente riscontro in quasi tutte le azioni (quelle poche in verità) che sono state intraprese dai vari assessori. Possiamo dire con molto dispiacere, ve lo avevamo detto.
Due anni e mezzo consumati in un proverbiale immobilismo che ha prodotto spopolamento sul piano demografico ed arretramento sul piano economico, sanitario ed ecologico. L’unico attivismo degno di nota – per quanto ci riguarda ovviamente negativo – è stato sul piano delle estrazioni petrolifere e del non meglio compreso accordo siglato con le compagnie, grazie al quale, il territorio continua a pagare un prezzo alto in termini di danno ambientale, mentre le compagnie stesse continuano ad incamerare introiti da capogiro. Del resto lo stesso Bardi non ha mai fatto mistero della sua propensione fossile giacché, nel Piano Strategico Regionale, si è impegnato a “garantire il fabbisogno energetico nazionale con maggiori estrazioni”. Il tutto nel silenzio generale di chi oggi sembra volersi riposizione su fronti opposti.
Eppure, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e lo stesso Bardi, in campagna elettorale, avevano tentato di far passare come rivoluzionaria una compagine partitica che di rivoluzionario può vantare innumerevoli record negativi. Dalla mancanza di visione politica fino alla sistematica occupazione di postazioni apicali, offerti a personalità estranee alla Basilicata, garanti di pochi interessi che non sono stati di certo ad appannaggio dei cittadini lucani.
Lo spettacolo indegno offerto nella seduta consiliare scorsa non merita commenti di cronaca, ma ci spinge a fare un appello alle forze politiche di opposizione e a quanti ancora credono che sia possibile offrire alla regione Basilicata il futuro che merita. Non è più tempo di tentennamenti; occorre fare immediatamente chiarezza su quali siano le forze politiche che condannano l’operato del governo Bardi, come facciamo noi di Europa Verde, così da procedere immediatamente alla sottoscrizione di un programma di azioni. Azioni in grado di risanare quanto di pessimo sia stato prodotto in questi due anni e mezzo dalla maggioranza Bardi, in campo ambientale, sanitario, economico ed energetico, archiviando questa brutta parentesi amministrativa di centrodestra.