L’associazione “Tutela e valorizzazione della risorsa acqua” si rivolge al Prefetto di Potenza Michele Campanaro e al Presidente Vito Bardi Commissario straordinario per la gestione della crisi idrica e del piano di interventi, per denunciare l’attuale situazione idrica dell’alta Val d’Agri chiede un incontro per discutere sull’attuale stato. Premesso che:la val d’agri è sempre stata ricca di acque sorgive, la maggior parte delle quali messe a disposizione di altre zone. In particolare ricordiamo l’acquedotto dell’Agri a servizio dei comuni del patentino e del materano alimentate dalle sorgenti del comune di paterno;l’acquedotto del Basento alimentato dalle sorgenti Capo d’agri e curvino; integrato con le acque dalla sorgente Aggia di Paterno e dai pozzi; in contrada Tempe Comune di Tramutola e pozzi che pescano nel bacino della sorgente Peschiera di Villa D’agri.I prelievi all’epoca stabiliti erano quantificati in base alle portate delle diverse sorgenti;in particolare la direttiva n.878 del 01 febbraio 1983 a firma del Dott. Azzarà, adottata al fine di integrare le dotazioni dell’acquedotto del Basento salvaguardando le esigenze attuali e quelle connesse allo sviluppo dell’Alta Val D’agri, garantiva la disponibilità di acque per le attività agricole nella misura di Aggia 120 ls e Peschiera 200 ls, riservando all’acquedotto del Basento le eccedenze.
Le portate nel corso degli anni sono diminuite a causa delle scarse precipitazioni, nel contempo sono aumentati i consumi di acqua per usi industriali, in particolare legati alle attivate estrattive.
Le condotte distributrice di acqua potabile sono obsolete e disperdono il 70% dell’acqua messa in rete, la diga di Marsico Nuovo o allo stato attuale non è ancora invasata per cui non è in grado di contribuire a soddisfare le richieste irrigue della valle,la sorgente Peschiera di Villa d’agri è completamento priva di acqua. Nella sovramenzionata direttiva del 1983 erano previsti il finanziamento di laghetti collinari (Alli, Molinara, San giuliano, Sostanza, Romaniello) per l’integrazione delle attuali disponibilità ma mai realizzati.Era previsto inoltre a carico della Regione Basilicata degli oneri di sollevamento delle acque da utilizzare e di quelli per la gestione della diga di Marsico Nuovo. I prelievi attuali dalla val d’agri per integrare l’acquedotto del Basento vengono fatti autonomamente senza nessun controllo da parte degli enti che operano sul territorio della valle.
Le nostre osservazioni sono suffragate dalla totale scomparsa della sorgente Peschiera per l’estrazione di acqua dai pozzi Peschiera, Colombia e ospedale che pescano nella stessa falda acquifera, in tale condizione sono a rischio le esigenze delle popolazioni locali e in particolare la sopravvivenza delle numerose aziende agricole della zona e il relativo indotto. A breve dovrebbero iniziare le semine delle culture foraggere destinate agli allenamenti zootecniche e il trapianto delle orticole ma che si scontrano con la constatazione di non sapere, con certezza se sarà possibile ricorrere alla irrigazione. Sono a rischio il disseccamento delle culture arboree della valle meleto,pareti e noccioleti.Ci rivolgiamo a Lei Eccellenza e al Presidente Vito Bardi affinché vengano rispettate le esigenze irrigue della valle, con particolare riguardo alle esigenze delle numerose aziende agricole che non possono affrontare un’altra campagna come quella del 2024, pena la chiusura di molte di esse, al fine di evitare che si passi dalla solidarietà allo scontro sociale.