La richiesta dello stato d’emergenza per la crisi idrica che riguarda il bacino d’utenza fornito dallo schema idrico Basento-Camastra è tardivo e non si comprende se si vuol interessare l’intero territorio regionale. A soffrire, infatti, non sono solo le comunità servite dalla diga della Camastra, ma anche gli interi comparti dell’agricoltura e dell’industria.
E’ il parere dei consiglieri regionali del Partito Democratico Piero Marrese, Piero Lacorazza e Roberto Cifarelli, per i quali “i ritardi con i quali Bardi ha nominato la Giunta non giustificano i ritardi con cui solo oggi la Giunta regionale ha finalmente deciso di richiedere lo stato di emergenza, nonostante le nostre richieste e quelle provenienti sia dagli operatori del settore che dalle associazioni di categoria. Soprattutto, non si comprende perché, secondo Mongiello e Pepe, siano solo i 29 centri serviti dallo schema Basento-Camastra a soffrire per l’ormai cronica mancanza di acqua.
Se dichiarazione di emergenza deve esserci, essa non può non riguardare tutto il territorio regionale tenuto conto del periodo piuttosto prolungato del periodo siccitoso.
E’ evidente che i tempi per la ricerca degli equilibri nel centrodestra hanno fatto sì che non hanno potuto vedere l’emergenza idrica abbondantemente preannunciata. Al governo regionale chiediamo concretezza e celerità, ma soprattutto che sia l’intera comunità lucana ad essere tutelata dai provvedimenti emergenziali che andrebbero assunti dal Governo nazionale”.