Parafrasando Ennio Flaiano, in Basilicata “la situazione politica è grave ma non seria”. Mi viene da fare questa considerazione sulla base del susseguirsi di dichiarazioni e prese di posizione di miei colleghi Consiglieri regionali. Le mozioni di sfiducia si presentano se hanno possibilità di successo. Ma senza che parte della maggioranza si dissoci da essa e si aggreghi ai voti della minoranza, rappresentano solo una forma populistica, o strumentale che dir si voglia, di dissenso, destinate a riempire qualche pagina di giornale senza che nulla cambi.
E’ arrivato il momento di uscire dagli equivoci e dal gioco dei posizionamenti. Se corrisponde al vero quanto dichiarato dal Consigliere Vizziello, insieme a Zullino da tempo fortemente critici nei confronti di Bardi e del suo operato, e se sinceramente Italia Viva e Movimento 5 Stelle vogliono “mandare a casa” questo inconcludente e dannoso centrodestra, allora ci sarebbero le condizioni per presentare utilmente la mozione di sfiducia. Come sanno i colleghi della minoranza, il PD aveva già dato la disponibilità alla sottoscrizione. Ma vi è una sola condizione perché la mozione possa avere successo: aggiungere agli 8 voti della minoranza i 2 di Vizziello e Zullino prima della surroga dei Consiglieri dimissionari. In caso contrario, cioè se si consentisse la surroga prima della discussione in Consiglio della mozione di sfiducia, recuperando 2 Consiglieri il centrodestra, non ci sarebbero più le condizioni per il successo della sfiducia. Al più otterremmo la certificazione dell’assenza di una maggioranza che con soli 10 voti non sarebbe più in grado di approvare in aula alcun provvedimento se non con il soccorso di qualche “uomo di buona volontà”.
Tutti a parole condividono la gravità della situazione, ora occorre agire con serietà e con fatti e atti concludenti.
Ott 28