Crisi Regione Basilicata, Summa (Cgil): “Pesante impatto della situazione politica regionale sulla condizione sociale ed economica dei lucani. Chi ci governa dimostri di essere all’altezza della fiducia conferitagli dagli elettori e si trovi immediatamente il modo di aprire il confronto con le parti sociali sulle numerose criticità di interesse della nostra regione”. Di seguito la nota integrale.
“Quanto sta accadendo in Basilicata nelle ultime settimane sul fronte politico ha assunto ormai dei tratti grotteschi, talvolta surreali, non privi purtroppo di conseguenze che stanno impattando in maniera pesantissima sulla condizione sociale ed economica dei cittadini lucani, già fortemente provati dalla pandemia e dal celere rincaro del costo della vita a causa della crisi energetica”. Lo dichiara il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa.
“Apprendiamo quotidianamente – aggiunge Summa – dell’incerta tenuta della maggioranza di governo regionale impegnata nella ricerca spasmodica di raggiungere un equilibrio politico per poter continuare a governare, mercanteggiando, senza alcuna valutazione di merito, sull’assegnazione delle postazioni di governo.
Una situazione che ha assunto aspetti critici che lasciano tutti perplessi, in quanto ormai appare evidente, al di sopra di ogni altra considerazione, che emerga un quadro della politica regionale completamente scollata dalla quotidianità e dalle difficoltà che, in un momento drammatico come questo, i lucani stanno affrontando ogni giorno.
Altro che cambiamento – denuncia il segretario della Cgil lucana -. Mentre i governanti si dilettano in liti e tatticismi, il mondo sta cambiando impetuosamente e i cittadini, i lavoratori, i pensionati sono lasciati ad affrontare le conseguenze degli eventi economici e politici globali senza alcuna arma di difesa: caro bollette, innalzamento repentino dei costi delle materie prime, diminuzione del potere di acquisto delle famiglie, scarsità di componenti che mandano in crisi la spina dorsale del sistema produttivo regionale. Senza tralasciare le sempre maggiori crisi aziendali, l’aumento del numero di ore di cassa integrazione, la pandemia ancora in corso e un sistema sanitario regionale ancora in affanno, con l’aggravante del malfunzionamento del sistema di prenotazioni che sta creando disagi enormi alla collettività.
A tutte queste criticità – precisa Summa – si aggiunge una guerra che incombe nel cuore dell’Europa, con tutto ciò che attiene anche alla questioni dell’accoglienza dei profughi. Nulla di tutto quello che sta accadendo pare, però, interessare a chi governa la regione. Siamo alle prese con un ciclo di programmazione dei fondi europei 2021-2027 di cui non è ancora dato conoscere la struttura, la strategia, gli obiettivi e le finalità. Nulla sappiamo di quali siano a oggi le ricadute del Pnrr, sull’attuazione delle misure del Piano GOL per l’occupazione, quale sia il futuro di migliaia di lavoratori forestali e beneficiari di misure di inclusione quali il reddito minimo di inserimento e il Tis, che continuano a “vivere alla giornata”, con prospettive incerte per il futuro.
In tale scenario – conclude Summa – da mesi non è stato istituito alcun tavolo regionale su nessuna delle questioni che più necessitano di risoluzioni urgenti. Gli unici tavoli di concertazione attivati sono quelli attinenti ai posizionamenti politici. Questioni che evidentemente non sono di alcun interesse per i lucani. È ora più che mai necessario mettere fine a questo spettacolo: chi ci governa dimostri di essere all’altezza della fiducia conferitagli dagli elettori e si trovi immediatamente il modo di aprire il confronto con le parti sociali sulle numerose criticità di interesse della nostra regione. La Basilicata e i lucani non possono più attendere”.