“Calpestati regolamenti e normative nel Consiglio comunale di Tricarico del giorno 2 dicembre 2021”: è quanto sostiene il gruppo consiliare “Cristianamente riprendiamo a dialogare”. Di seguito la nota integrale.
Un Consiglio comunale all’insegna dello stravolgimento dei regolamenti e delle normative in fatto di Enti locali: innanzitutto il ritardo di circa 30 minuti perché la maggioranza non ha i numeri. Una consigliera comunale, già assessore alla cultura, che diserta da tempo immemore le sedute consiliari (ma per lei non si pensa di avviare il procedimento di decadenza dalla carica?). Una assessora, che proprio non spicca per la continuità delle presenze in giunta, rintracciata telefonicamente e “costretta” a non essere assente, anche in consiglio. Al primo punto dell’o.d.g. c’è la surroga del consigliere di maggioranza dimessosi, ormai da quasi un mese. Il primo dei non eletti nella lista “Radici e Futuro” ha fatto pervenire comunicazione di non accettazione della carica di consigliere comunale. E così, impugnando lo scettro del comandante, il sindaco di sua mano e senza la imprescindibile previa comunicazione al subentrante del mancato subentrato, decide che si passa a consacrare alla carica di consigliere comunale il secondo dei non eletti, che non ne sa nulla, che non è presente, ma che viene “investito” della carica. A nulla vale la richiesta di intervento della segretaria comunale, chiamata in causa dal presidente del gruppo di minoranza: anche lei assiste impassibile ed imperturbabile alla scena, senza profferire parola, senza rispondere alla richiesta del CRD. La precede il sindaco che ritiene che la procedura sia giusta perché così ha votato la maggioranza. Siamo così nella situazione che il neo-consigliere comunale è già assente prima ancora di essersi insediato. E il presidente del consiglio comunale, così lesto e “preciso” in altre circostanze, rivelatesi poi piuttosto costose per le casse comunali, anche lui muto. E dopo la trattazione di questo, che era il primo punto all’o.d.g. il sindaco, col suo solito cipiglio da “capo di questa comunità” ritira tutti gli altri punti per consentire al nuovo consigliere di esaminarli ed averne contezza (ma dove sia questo consigliere e se sia anche nelle condizioni previste dalla norma quanto alla non sussistenza di cause di incompatibilità con la carica, non è dato saperlo!) Così si conclude un consiglio che definire surreale è un eufemismo. Non ci resta che attendere il prossimo consiglio comunale per capire quale altro colpo di teatro il sindaco- feudatario si inventerà per tenere ben stretti sotto il suo bordone i suoi vassalli, visto che già due gli hanno voltato le spalle.