Gruppo consiliare “Cristianamente riprendiamo a dialogare”: “Perchè l’asilo nido di Tricarico rimane chiuso?”. Di seguito la nota integrale.
C’è una fascia d’età di cittadine e cittadini di Tricarico di cui gli amministratori comunali o ignorano l’esistenza o non se ne prendono cura: ci riferiamo ai bambini da zero a tre anni. Certo questi ancora non esercitano il diritto di voto, non frequentano i campi sportivi illuminati di notte, non presenziano alle esibizioni di karaoke e show di urlatori, però esistono, sono una benedizione di Dio, e negli ultimi due anni sono addirittura in crescita numerica. E questo non può che fare piacere per un paese che soffre di uno spopolamento incalzante ed avvilente. Ma per gli amministratori comunali questi bambini sono inesistenti, se ne sono dimenticati anche a Natale: agli altri la borraccia di alluminio, a questi neppure una caramella, forse per non imitare il babbo Natale della amministrazione Melfi (per inciso, se qualcosa volete imitare del sindaco Melfi, partite da questo). Nonostante le linee guida per la riapertura degli asili nido risalgono al 2 luglio, nonostante già dal 3 giugno il Governo aveva consentito la riapertura degli asili nido come dei centri estivi, in questo comune futurista nulla si è fatto o almeno pensato di fare per la riapertura di un servizio pubblico di primaria importanza per tante famiglie di tricaricesi, sia in termini di gestione delle esigenze educative e familiari, sia in termini economici per chi lavora all’asilo nido e per quanti genitori che in mancanza di questo servizio utile e professionalmente elevato, hanno dovuto e devono affrontare sacrifici o rinunce per contemperare il lavoro e l’accudimento dei piccoli figli. Allora, cari amministratori canterini urlanti, perché non si sa se è quando l’asilo nido aprirà per il nuovo anno scolastico? Perché non date spiegazioni chiare e univoche ai genitori che chiedono informazioni in merito? Perchè non fate ripartire un servizio pubblico indispensabile alla comunità dei tricaricesi di cui dite di essere i capi? Perché dal 4 marzo, giorno della chiusura per il lockdown, non vi siete premurati di valutare se e quali lavori erano necessari per adeguare i locali dell’asilo nido comunale? Certo, era molto più urgente ed utile illuminare il campo sportivo: per farci cosa? Una partita di calcetto in notturna, clima permettendo, per voi vale di più che assicurare un servizio essenziale a tante famiglie tricaricesi? Che cosa e quanto ancora bisogna aspettare almeno per avere risposta alla richiesta pressante perchè non apre l’asilo nido? Senza nulla togliere agli altri amministratori, ci aspetteremmo una particolare e immediata attenzione a questa problematica da parte delle due assessori-mamme: qualora mai la loro fine sensibilità si rivolgesse a rendere migliore la qualità della vita dei cittadini Tricarico e non solo la propria.
Set 07