“Continua a mancare una strategia d’insieme, a distanza di 12 anni non c’è un nuovo Piano sanitario regionale. Non c’è neanche uno stralcio d’indirizzo e, cosa ancora più grave, si procede con delibere di Giunta senza che le Commissioni e il Consiglio siano coinvolti. Non ci si illuda di procedere per pezzi e senza programmazione, la somma rischia di essere superiore al totale ma non esiste un maiale fatto solo di prosciutti”. Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza.
“I cinque anni della precedente legislatura – aggiunge Lacorazza – sono stati sprecati dal Governo Bardi e i primi mesi di questa legislatura sono accompagnati da post sui social, prediche laiche e latitanza di risposte da parte dell’assessore alla sanità Cosimo Latronico. Il sistema regge grazie al personale sanitario, ma la navigazione continua ad essere a vista. Se si pensa di far a meno del Consiglio regionale ci si assumerà una responsabilità enorme”.
“In questo contesto – evidenzia ancora l’esponente del Pd – aspettiamo da settimane il confronto sull’ospedale di Lagonegro, il cui presidio è fondamentale per il territorio e per l’intero sistema sanitario regionale. Ci sono solo 34 milioni di euro rispetto ai circa 100 milioni di fabbisogno. Che tempi? Manca anche l’elisuperficie h24. Non si faccia passare molto tempo! Qualche giorno fa è salito da Melfi l’urlo a difesa dell’ospedale ed è in corso una raccolta firme. Lagonegro, Melfi e Villa d’Agri sono stati i tre presidi accorpati all’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza. È la legge regionale 2/2017 ad essere entrata nel dibattito attuale ma la riflessione è da affrontare anche per gli ospedali di Matera e Policoro”.
“In un contesto di questo tipo – sottolinea il Consigliere regionale – vorremmo avvertire la Regione Basilicata: ‘pancia a terra’ per mantenere il riconoscimento dell’IRCCS a Rionero, con l’ambizione di un piano decennale che possa non solo traguardare i parametri del D.lgs. 200/2022 ma rilanciare e rafforzare l’intero sistema sanitario. La verifica è attesa per i primi mesi del 2025. Cosa è stato fatto per il Piano di rilancio? La programmazione regionale ha tenuto conto anche degli investimenti strutturali da fare? Sono decine di milioni (circa 70) che servono ma, al momento, non ci pare ci sia granché. Forse è il caso di ripiegarsi un po’ e verificare le risorse disponibili, tempi e atti giuridicamente vincolanti guardando alla programmazione e contemperando diversi interessi per rafforzare e rilanciare il sistema sanitario regionale. Ma anche gli investimenti devono essere coerenti ad un Piano sanitario. Ad esempio, cosa si intende dare con l’art. 20 della Legge 67/88?”
“Sull’IRCCS CROB a Rionero – sostiene Lacorazza – sono tre le azioni che come gruppo Pd abbiamo attivato: richiesta di audizione in IV Commissione del prof. Petrella, presidente del Consiglio di verifica e controllo IRCCS CROB (anche a seguito della comunicazione già avvenuta del Direttore generale dott. De Fino), il deposito di una interrogazione diretta all’assessore Latronico e la presentazione di una mozione che possa stimolare il Consiglio regionale ad una discussione vera e profonda”.
“Prima se ne discute meglio è – conclude il Capogruppo del Pd – evitando di prendere tempo per capire come rincorrere ancora una volta le nostre proposte e la nostra iniziativa. Questa strategia non paga perché prima o poi la realtà bussa alla inadeguatezza del Governo Bardi. E lo sta facendo ogni giorno”.
Nov 12