Riportiamo di seguito l’intervento del presidente Vito Bardi sul Crob di Rionero in Vulture.
Crob, l’intervento di Bardi
Cari lucani,
desidero informarvi sull’impegno mio personale e di questa giunta regionale per migliorare la sanità lucana.
La cura delle persone, la salute dei lucani non può che essere al centro dell’attenzione politica. È un impegno che accanto all’assessorato competente mi vede in prima linea, consapevole che accanto alle luci che pure ci sono nella sanità lucana e che raramente vengono portate all’attenzione dell’opinione pubblica, ci sono anche le ombre, le cose che non vanno, le questioni specifiche che vanno affrontate e risolte.
Questioni in verità non nate oggi, e i miei predecessori dovrebbero ricordarselo, aggravatesi con la pandemia che, ancor oggi, fa sentire i suoi effetti portando con sè una domanda crescente di servizi sanitari.
Come tanti sanno non mancano le eccellenze, medici competenti, strutture che funzionano così come ci sono indubbiamente questioni aperte, alcune di non semplice soluzione data la carenza di medici e di personale infermieristico.
Quello della sanità è un terreno su cui è in corso una poderosa speculazione politica. Eppure, basta aprire i giornali nazionali o seguire qualche servizio televisivo o informarsi sui socialnetwork per constatare come in tutte le regioni italiane ci siano rilevanti criticità sia per garantire soddisfacenti livelli di assistenza sia per far quadrare i conti.
Se fosse un compito facile non sarebbe una questione nazionale. È una sfida difficile e che come tale va affrontata con riferimento a molteplici aspetti.
Intanto, siamo intervenuti sul tema delicatissimo delle liste di attesa con provvedimenti che, sono fiducioso, nel giro di qualche mese, daranno una risposta positiva ad una delle principali doglianze assicurando tempi coerenti con le esigenze di cura.
Oggi, in giunta regionale abbiamo approvato una delibera di riorganizzazione del CROB di Rionero in Vulture, l’Istituto di ricovero e cura per patologie oncologiche.
Si tratta di un tema di assoluta importanza sia perché riguarda una patologia, i tumori, purtroppo in aumento, che genera particolare apprensione nei pazienti e nelle loro famiglie, nonostante i rilevanti progressi nel trattamento e nella cura degli stessi; sia perché intende valorizzare e rilanciare il ruolo del Crob, quale centro di riferimento clinico-assistenziale a livello regionale, fondamentale all’interno della rete oncologica regionale.
Il CROB infatti esercita, e con questo provvedimento ancor di più eserciterà, un’azione di qualificata assistenza clinica, ricerca scientifica e di coordinamento organizzativo.
Il Piano di potenziamento che abbiamo approvato in giunta – e che ora passa al consiglio regionale – intende porre le basi per un rilancio dell’attività clinica e di ricerca dell’Istituto. Lo avevamo annunciato in diversi incontri pubblici e lo abbiamo fatto, consapevoli di operare una scelta e avendo cura di tutta la rete oncologica regionale che pure ha a suo interno diverse eccellenze.
I nostri obiettivi sono:
1. Implementare le dotazioni e raggiungere volumi ed esiti qualificanti
2. Rafforzare le strutture operative
3. Potenziare la produzione scientifica e ottemperare ai requisiti degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) quale è il Crob
4. Coordinare la rete oncologica regionale
5. Partecipare a reti oncologiche nazionali e internazionali
In concreto questa decisione comporta il perseguimento di un altro obiettivo: passare dagli attuali 80 posti letto a 124 posti letto.
Il risultato atteso è il raddoppio del numero di interventi di chirurgia oncologica e una riduzione consistente della domanda di assistenza presso strutture sanitarie fuori regione (con relativi benefici, risparmi anche sulla spesa sanitaria.
Per raggiungere questo risultato ci si attende, a regime, di raggiungere per i reparti chirurgici – almeno 1.400 interventi chirurgici/annui.
L’organizzazione della rete regionale prevede lo svolgimento al CROB, in via esclusiva, delle seguenti attività:
– Chirurgia della mammella (breast unit)
– Chirurgia addominale oncologica (escluso fegato e pancreas)
– Chirurgia toracica oncologica
– Riabilitazione oncologica
– Tumori rari
– Centro melanomi e tumori cutanei
Saranno presenti in altri nodi della rete altre attività, quali:
– Terapia del dolore – hub
– Oncologia
– Oncoematologia
Questa strategia comporta altresì rilevanti investimenti nelle nuove tecnologie digitali. Il piano prevede
L’informatizzazione della cartella clinica unica
Il collegamento alle centrali operative territoriali, come previsto dal PNRR
Il centro regionale di Telemedicina per oncologia
Il programma di Teleconsulto per la rete dei tumori rari e di Telepatologia
L’ addestramento e simulazione clinica
L’ alimentazione del fascicolo sanitario elettronico.
Infine, porteremo a termine il progetto di completamento del primo piano del Day Center, che renderà disponibili ulteriori 1.100 metri quadri da destinare all’assistenza. In tal modo, aumenteremo i posti letto di Oncologia e Onco-ematologia.
Per fare tutto questo sono previste oltre 100 assunzioni di professionisti:
è necessario, infatti, un adeguamento del personale in servizio; si passerà così dalle attuali 467 persone a 562, a tempo pieno, comprensivi dei ricercatori a tempo indeterminato. A ciò si aggiungono 30 ricercatori.
Lo stanziamento previsto per sostenere i costi degli investimenti è di 7,2 milioni di euro.
Con questa iniziativa, con queste decisioni, pensiamo di aver affrontato in modo organico il rilancio del Crob e della rete oncologica. così da rendere nuovi servizi ai pazienti oncologici lucani, esaltando il ruolo del nostro Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di Rionero, ponendo le basi affinché il Crob sia ancor più attrattivo anche per i pazienti di altre regioni.
E’ questo un esempio concreto di come intendiamo dare risposte alla domanda di cura e di salute, senza alzare polveroni, ma affrontando le questioni una per una, con umiltà, serietà, determinazione.
La stessa attenzione porteremo anche agli altri centri di cura in altre aree del territorio, valorizzandone vocazioni e funzioni, ve lo assicuro.
Il Covid ha rallentato il nostro progetto di cambiamento, le innovazioni introdotte dal PNRR anche in ambito sanitario, poco più di un anno fa, hanno comportato un adeguamento e una revisione del disegno di rilancio, ma la rotta è ormai chiara, la strada tracciata, e sulla sanità passo dopo passo porteremo avanti il nostro programma per migliorare e dare ai lucani una sanità all’altezza dei tempi e delle nuove esigenze.
Credo di aver dimostrato che le cose che dico hanno sempre un seguito, un riscontro. Continuerò a spendermi nel solo interesse dei lucani