“L’1 dicembre prossimo partirà da Matera la fase congressuale di Basilicata Casa Comune che si trasformerà da associazione culturale in movimento politico”: lo ha annunciato stamani, a Potenza, il consigliere regionale Angelo Chiorazzo, a margine della presentazione di una mozione, firmata anche dall’altro consigliere di Bcc, Gianni Vizziello, da depositare nel consiglio regionale della Basilicata.
In riferimento alla fuoriuscita dall’associazione di quattro dei cinque eletti al consiglio comunale di Potenza, Chiorazzo ha sottolineato: “Non erano iscritti a Bcc, poteva capitare in relazione al fatto che abbiamo composto una lista appena dieci giorni dopo le elezioni regionali.
Comunque resteremo dalla stessa parte con il centrosinistra”.
La mozione consiliare ha previsto come tema “La questione cultura a Matera e in Basilicata” ed è stata presentata nel decennale dalla nomina della città dei Sassi a capitale europea della cultura 2019: “Le nostre proposte – hanno detto Chiorazzo e Vizziello – sono tese a ricordare che sulla cultura dieci anni fa si è riuscita a coinvolgere una regione intera.
Nel dettaglio, i consiglieri hanno chiesto, tra l’altro, alla giunta regionale “di affrontare e discutere dell’argomento relativamente “all’unificazione della governance dei sistemi culturali e turistici, alla creazione di una cabina di regia strategica, al raccordo delle fondazioni e delle agenzie, all’aumento di 2,3 milioni di euro per le risorse del piano spettacolo, all’organizzazione a Matera un grande forum sulla pace”.
Di seguito report integrale.
“La questione Cultura a Matera e in Basilicata”. Questo il tema della conferenza stampa che si è svolta in mattinata di Basilicata Casa Comune nel Palazzo del Consiglio regionale. Tema racchiuso in una mozione che sarà presentata nel prossimo Consiglio regionale e foriero di sviluppi concreti per un effettivo cambio di passo della cultura in Basilicata.
A 10 anni dalla proclamazione di Matera a Capitale della Cultura, il vicepresidente del Consiglio regionale, Angelo Chiorazzo, e il capogruppo di Bcc Giovanni Vizziello, firmatari della mozione, hanno voluto rievocare il grande entusiasmo che permise a tutta la Basilicata di farsi conoscere nel Mondo e di sollevarsi anche economicamente. Matera, ha ricordato Chiorazzo, riuscì a superare candidate ben più blasonate per il grande entusiasmo dei lucani: “Fu un movimento e una festa di popolo, e non di apparati, a far primeggiare la città. Ma oggi tutto sembra così lontano e sopito. Le aziende culturali hanno smesso di crescere e alcune hanno chiuso i battenti. Matera, dopo essere stata una vetrina per la Basilicata, l’Italia e l’Europa, come affermò anche il compianto David Sassoli il quale mi confidò di non aver mai assistito a tanto entusiasmo di popolo, così da rimanerne profondamente commosso, vive attualmente una situazione di marginalità, penalizzata dalla distrazione dell’amministrazione regionale, e da una mancanza di visione e di programmazione culturale”.
“L’obiettivo della mozione – ha proseguito Chiorazzo – è pertanto quello di fare proposte concrete e positive per uscire dall’impasse. In particolare, occorre rendere unitaria la governance dei sistemi culturali e turistici superando le suddivisioni di competenze attualmente assegnate alla Direzione Generale Presidenza della Giunta e programmazione strategica e alla Direzione Generale per lo sviluppo economico e delocalizzare a Matera la sede di rappresentanza e gli uffici amministrativi dell’APT e della Lucania film commission”.
Il capogruppo di Bcc Giovanni Vizziello ha invece sottolineato la necessità di intercettare le risorse utili a rilanciare il turismo in Basilicata. Per Vizziello: “L’amministrazione regionale deve compiere scelte coraggiose, investire sul ‘brand’ Matera e potenziare quella fucina di attività, attraverso APT e Lucania Film commission, che faccia risaltare il nostro grande patrimonio culturale. Patrimonio culturale che richiede attenzione e manutenzione per salvaguardare opere e tradizioni e migliorare l’offerta turistica. È decisivo riuscire ad assicurarsi, con progettualità innovative e pianificazione razionale, una quota di quei 648 mln di euro dei fondi Pon cultura 2021-2027, destinati esclusivamente alle regioni convergenti e utilizzare le risorse POFesr 2021-2027 in questa direzione”. Infine, Vizziello, ha rimarcato l’esigenza di avviare azioni solidaristiche a favore di quella fetta di popolazione che dalla crescita esponenziale del turismo nella città di Matera ha avuto disagi, in termini di aumento dei prezzi dei beni e di criticità alla viabilità urbana.
La parola è poi passata all’ operatrice turistica materana, Marianna Dimona, che ha espresso l’urgenza di un cambio di passo da parte della Regione, al fine di stimolare azioni turistiche e culturali appropriate. “Dopo l’apice raggiunto 10 anni fa – ha esposto Dimona- sussiste oggi il problema di rinvigorire il turismo a Matera collegandolo al resto della Basilicata. L’obiettivo è superare gli alti e bassi degli anni recenti e ripensare l’intero sistema che già da dopo l’emergenza Covid si è ritrovato a fare i conti con condizioni di difficile governabilità. Occorre una visione politica di lungo periodo, che finora è mancata, e una programmazione adatta a rafforzare il ‘brand’ Matera, ampliare il periodo di accoglienza e superare il turismo ‘randagio’ ”.
A chiudere la conferenza stampa, Lindo Monaco, coordinatore politico Basilicata casa comune, che ha illustrato nei dettagli la proposta. “Matera –- ha affermato Monaco – è indiscusso motore della capacità attrattiva, anche in termini culturali, dell’intera regione. Per questo motivo è necessario riprogettare completamente il futuro di Matera, superando inutili logiche campanilistiche, quale attrattore turistico internazionale, coinvolgendo, attivamente e con progetti condivisi, tutti i comuni lucani perché possano sentirsi protagonisti di questo riposizionamento della città di Matera nella scena internazionale; ascoltando e collaborando, attivamente, con gli operatori culturali, gli operatori dello spettacolo, con la cosiddetta industria creativa; ma anche strutturando relazioni internazionali istituzionali e accademiche che possano dar luogo ad una riflessione matura sul futuro dell’Europa, un futuro che può partire da Matera. La cultura è sicuramente al centro di questi percorsi perché si scrive cultura, si legge economia”.