ll consigliere regionale del Partito democratico, Piero Lacorazza, ha illustrato la proposta di legge “S.C.A.C.CO”. importante e studiato acronimo di “Servizio di Cittadinanza Attiva per la Cultura e la COesione sociale”, della quale è primo firmatario.
Si tratta della prima proposta di legge presentata nella XII Legislatura, a prima firma dei consiglieri regionali del Pd Piero Lacorazza, Roberto Cifarelli, Piero Marrese, a cui si è aggiunto il sostegno dei consiglieri Antonio Bochicchio (Avs-Si-Psi-Basilicata possibile) e Gianmichele Vizziello (Basilicata Casa Comune).
“La proposta di legge – ha esordito Lacorazza – è da contemplare in una strategia più ampia che interessa la sfera dell’intera vita civile avendo quali primi referenti e, nel contempo protagonisti i giovani. E allora parliamo di promozione ed incremento del numero di Erasmus da parte della nostra regione, Erasmus quale immenso strumento di crescita culturale e di sviluppo condiviso con i giovani di altre nazionalità, ma ispirati dallo stesso spirito di libera scelta in una ottica di incontro e confronto costanti. Secondo punto pregnante – ha detto Lacorazza – la gratuità degli abbonamenti scolastici per il trasporto degli studenti per agevolarne anche l’inserimento a pieno titolo nel tessuto interconnettivo e pluri valoriale e poi, altro pilastro della proposta di legge, l’istituzione del Servizio civile regionale”.
“Da constatare – ha sottolineato Lacorazza – il già grande patrimonio di impegno dei ragazzi e le tante preziose iniziative che hanno visto protagonista la Basilicata: dapprima Matera Capitale europea della Cultura 2019, per passare a Tito tra le città finaliste della Capitale italiana del libro 2024, Potenza Città italiana dei giovani 2024, gemellaggio tra Maratea e Moliterno candidate a capitale della Cultura 2026, tutte iniziative sintomatiche di un notevole fermento culturale e di una disponibilità a contribuire e ad accedere ai servizi formativi, creativi e culturali per dare una svolta all’atteggiamento paludato che per troppo tempo ha regnato in regione. Tanti, quindi, i giovani impiegati nei progetti di servizio senza che l’attività svolta in tale ambito implichi l’instaurazione di un rapporto di lavoro determinato. Ai giovani – ha sottolineato Lacorazza – verrà assegnata una specifica Card contenente facilitazioni per la fruizione di servizi di iniziative culturali e di apprendimento, le cui modalità di ricarica e le ulteriori finalità di spesa saranno definite nel bando annuale, previo intese, ad esempio con la Camera di Commercio della Basilicata, relativo ai Progetti di servizio presentati dai soggetti iscritti all’Albo regionale”.
Da precisare che è istituito presso la Giunta regionale l’Albo degli enti e delle organizzazioni proponenti il servizio di seguito definito Albo regionale al quale sono iscritti gli enti e le organizzazioni operanti nel territorio regionale e che siano un Ente del Terzo Settore iscritto nel RUNTS, abbiano capacità organizzativa e quali finalità istituzionali la promozione di obiettivi concernenti i servizi alla persona, assistenza, prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale, ivi compreso il recupero di individui soggetti a restrizione della libertà personale e la promozione dell’aggregazione giovanile.
“E’istituita – ha precisato Lacorazza – una Consulta per il servizio, quale organismo permanente di consultazione, confronto e raccordo della Regione con gli Enti locali e con i rappresentanti degli enti e delle organizzazioni iscritti all’Albo regionale. La Regione ha il compito precipuo di promuovere la valorizzazione del periodo effettivamente prestato, stipulando accordi con università e altri istituti di formazione e ricerca volti al riconoscimento di crediti formativi valevoli per il conseguimento di titoli di studio rilasciati dagli stessi atenei e istituti di formazione e ricerca. Importante, anche, il ruolo che vede la Regione attivare misure per potenziare l’occupabilità dei giovani anche con accordi con associazioni private, con enti senza scopo di lucro e con le associazioni di rappresentanza delle cooperative”.
La Regione sulla quale ricade l’onere finanziario, stabilito, inizialmente in 200.000 euro con la possibilità di incrementi grazie ad emolumenti derivati da altre fonti collegate alle organizzazioni partecipanti all’intero progetto socio-culturale, organizza, in particolar modo nelle scuole, Università ed Enti del Terzo Settore, campagne per la conoscenza e l’informazione sul servizio che, chiaramente, non si pone come alter ego al servizio di leva militare di competenza statale. Previsto un Piano triennale, reso operativo da piani annuali con relativi bandi di partecipazione.
Punto centrale della pdl, dunque, la cultura e la coesione sociale. “La proposta di legge è finalizzata a consolidare una crescente attenzione delle istituzioni e dei cittadini sui temi della cultura, nonché della coesione sociale e del valore delle comunità, considerata questa quale fattore determinante del benessere di ogni persona nonché attivatore di relazioni tra individui, culture e tradizioni differenti, favorendo la nascita ed il consolidarsi di comunità di cittadini desiderosi di essere parte attiva di iniziative per la cultura e per la coesione sociale; la proposta si ispira alla normativa europea e nazionale in tema di Cittadinanza attiva e di tutela e gestione dei beni comuni, oltre che alle recenti normative in materia di volontariato e Terzo settore”.
“Partire dai giovani per la costruzione e l’attuazione di una legge giusta – ha rimarcato Lacorazza – una legge che non ha colore politico ed è aperta a continui miglioramenti da qualsiasi parte politica e non, provengano. Una legge pronta a recepire proposte ed indicazioni che è avulsa da qualsiasi sistema obbligatorio, vedi il servizio di leva voluto dalla Lega e la cui norma di riferimento è depositata in Parlamento. Migliorare il livello dei servizi di promozione della cultura e coesione sociale, capitalizzandoli ed amplificandoli – ha affermato Lacorazza – anche nelle aree interne ed appenniniche creando una proficua commistione con cultura e tradizioni di quelle aree, mirando sempre e comunque alla crescita ed alla condivisione foriera di sviluppi concreti nell’ambito del miglioramento della qualità della vita per tutte le classi sociali”.
Il consigliere Cifarelli partendo dalla proposta di legge in discussione, ha allargato l’orizzonte dell’azione politica e sociale da compiere con criteri assolutamente improcrastinabili. “La Basilicata – ha dichiarato – non può attendere. La Basilicata non può essere subordinata ad esigenze ed esiti essenzialmente di carattere politico, proprio quello che sta accadendo in questa prima fase di legislatura. Con questa proposta di legge – ha continuato – proviamo a smuovere le acque, ad indicare un più che emblematico modus operandi che faccia comprendere fino in fondo, come i temi da affrontare sono tanti, le problematiche svariate e le criticità davvero gravi. Tutto questo impone di prendere decisioni immediate, magari condividendole con la minoranza e le parti sociali. Intendiamo spingere con forza – ha continuato Cifarelli – per indurre il presidente della Giunta ad occuparsi delle tante emergenze, vogliamo stimolare Bardi a compiere il proprio dovere e ricordargli di essere responsabile di una regione in affanno prima che esponente politico interessato soltanto ad interessi di parte. In questa opera di persuasione, ma non solo, i giovani divengono una forza prorompente ed ineludibile che deve irrompere nell’agone politico con tutta la sua carica di idee progettuali. Noi saremo lieti di assecondarli e di sostenerli. I giovani finalmente parte attiva della vita regionale: questo l’obiettivo cardine”.