Il vice segretario nazionale del PD Giuseppe Provenzano protagonista nel pomeriggio in videoconferenza per il nuovo appuntamento del PD inserito nell’ambito di “Agorà Democratiche” sul tema “Cultura è libertà – la cultura nelle città” organizzato e coordinato da Luigi Gravela, Segretario PD di Matera, Rossella Rubino e Salvatore Adduce, già sindaco di Matera. Al dibattito moderato dalla giornalista Carmela Formicola de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, sono intervenuti il professore universitario Amerigo Restucci, l’operatrice Caritas Tiziana Serini, l’artista Raffaele Pentasuglia, l’artigiana Lina Ramundo, la volontaria dell’associazione Matera 2019, Lucrezia Di Lena e Gaetano Lofrano per l’associazione Arte Pollino.
In sala tra gli altri il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, il presidente della cooperativa il Sicomoro, Michele Plati, il segretario Cgil per la provincia di Matera, Eustachio Nicoletti e numerosi esponenti del PD, operatori culturali e responsabili di associazioni.
L’obiettivo di questa “Agorà” è stato quello riaprire la discussione ed il confronto con la comunità su un tema fondamentale per il destino delle città ed offrire da un osservatorio privilegiato qual è la citta di Matera un contributo per nuove politiche culturali che sembrano ormai smarrite sia sul versante locale che su quello regionale. Matera è ormai abituata a ragionare in termini globali disponendo di un patrimonio materiale e immateriale alimentato da esperienze di grandissimo valore che le hanno consentito di diventare un interlocutore di primissimo piano a livello nazionale ed internazionale. Tuttavia, tale patrimonio deve essere alimentato in modo continuo e costante attraverso la realizzazione di politiche che favoriscano la partecipazione del maggior numero di persone ai benefici della cultura e della sua produzione. La cultura non è affare di pochi né soltanto un problema dei governi o del solo Ministero della Cultura. La cultura riguarda ciascuno di noi e le nostre comunità, dalle grandi città ai piccoli borghi. L’accesso alla cultura deve essere garantito nelle aree interne come nei grandi centri urbani. Insomma, la cultura è un diritto fondamentale di ogni cittadino, di ogni persona e per garantire l’esercizio di tale diritto è necessario che ogni territorio sia messo nelle condizioni di organizzare una vita ricca di stimoli, di iniziative, di attività che consentano a ciascuno di poter esprimersi in modo libero e completo.E l’accesso alla cultura non significa soltanto consentire il consumo culturale come spesso pure accade. Si tratta invece di mettere i territori nelle condizioni di poter costruire vere e proprie infrastrutture per la produzione culturale facendo perno sulla miriade di associazioni di ogni settore che animano la vita sociale del territorio. In particolare, questo tema riguarda il Mezzogiorno d’Italia dove il divario è ancora grande e si caratterizza ancora come area di prevalente consumo anche nei vari settori della cultura. Secondo Unioncamere e Symbola, nelle regioni del Sud la ricchezza generata dal Sistema Produttivo Culturale e Creativo nel 2020 è pari a 11,7 miliardi di euro, corrispondente al 13,7% del valore aggiunto della filiera culturale e creativa nazionale (84,6 miliardi di euro) e al 3,9% del prodotto lordo complessivo dell’area. Rispetto al 2019, la filiera culturale ha subito una perdita di prodotto pari al -8,4% (-7,2% a livello nazionale).Occorre coltivare l’ambizione di far crescere le produzioni culturali al Sud attraverso specifici progetti sostenuti dallo Stato e dalle Regioni in modo convinto. Negli anni scorsi ci sono state molte positive novità. Tuttavia, proprio in Basilicata, al netto delle conseguenze disastrose della crisi sanitaria, la situazione si è particolarmente aggravata in assenza di un piano di azione della Regione proprio sul fronte culturale dopo una lunga stagione di forti investimenti nella cultura culminati nella importante conquista di Matera del titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2019.L’Agorà sulla cultura vorrà offrire una base di discussione per predisporre una serie di proposte da sottoporre alla comunità e alle istituzioni con le modalità che insieme decideremo.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)