La commissione ha preso anche in esame la proposta di legge concernente “Norme in materia di tutela delle persone affette da sindrome dello spettro autistico e disturbi pervasivi dello sviluppo” del consigliere Coviello (Fdi).
Convocata la quarta Commissione consiliare (Politica sociale) in modalità telematica dal presidente Massimo Zullino (Lega).
Ad inizio seduta, l’audizione della dirigente dell’Ufficio Cultura, Patrizia Minardi per discutere in merito alla delibera di Giunta regionale n. 924 del 22 dicembre 2020 riguardante la Fondazione Lucana Film Commission e, nello specifico, le “Delibere di Giunta regionale n.632/2019 e n.414/2020. Revoca parziale del finanziamento”.
Dopo i chiarimenti della dirigente Minardi che ha esplicitato come l’importo pari a 670.146,51 euro è da considerare residuo e può, quindi, essere riutilizzato l’anno successivo nell’ambito dello stesso capitolo di spesa, la Commissione, ribadendo che non c’è volontà politica di ridurre il finanziamento, all’unanimità dei consiglieri presenti, Zullino e Sileo (Lega), Vizziello (Fdi) e Perrino M5s), ha espresso voto favorevole
Ascoltato, poi, l’assessore alle “Politiche della persona”, Rocco Leone, sulla pdl “Proroga della gestione delle attività riabilitative del Presidio ospedaliero di Tricarico”, d’iniziativa dei consiglieri Cifarelli e Pittella (Pd).
Il presidente Zullino ha messo a conoscenza dei commissari una nota dell’Esecutivo nella quale si sottolinea che si rende inutile un intervento legislativo dal momento che basta un atto amministrativo di proroga.
L’assessore Leone, nel fare la cronistoria del rapporto tra Regione e Don Gnocchi di Acerenza prima e Asl e Ospedale di Tricarico poi, ha ribadito che “non serve una nuova legge regionale perché il rapporto tra le parti è già ampiamente precisato nella normativa vigente. Non vi sarà interruzione di servizio e vi è stata una criticità – ha detto Leone – a causa del precedente comitato di valutazione che non ha svolto il suo ruolo non formalizzando, nel corso degli anni, mai nulla in merito al progetto sperimentale. La Regione ritiene di concedere una proroga, rinominando il comitato per procedere agli atti consequenziali e, quindi, alla proroga stessa entro il 25 aprile e avendo quale obiettivo un Don Gnocchi qualitativamente ed operativamente superiore”.
Intervenuti nel dibattito il consigliere Perrino, e gli esponenti del Pd, Pittella e Cifarelli che ritengono di “non abbandonare l’ipotesi della pdl onde evitare difficoltà di sorta”.
Auditi poi il presidente dell’Ordine dei medici di Matera, Francesco Dimona, in merito alla proposta di legge su “Disposizioni in materia sanitaria” dei consiglieri Sileo e Aliandro (Lega).
“Il Covid – ha detto Dimona – ha evidenziato le lacune nella Sanità lucana degli ultimi decenni. Lo svuotamento del territorio è il vero nemico della Sanità di Basilicata e con la proposta di legge si comincia a focalizzare il problema. Alcune perplessità – ha continuato – fanno riferimento alla costituzione di una vera rete di territorio, con l’istituzione della Casa salute e la valorizzazione della telemedicina. La figura del medico deve canalizzare tutto quello che accade sul territorio, facendo da intermediario con le strutture sanitarie. Questo senza nulla togliere alla figura dell’infermiere che deve acquisire maggiore professionalità come accade negli Stati Uniti, dove la formazione è caposaldo dell’azione sanitaria di chi si forma con due master. Evitare, poi – ha affermato Dimona – la possibile frammentazione delle figure, privilegiando l’omogeneità e meglio definendo il rapporto tra medico ed infermiere per un processo terapeutico esaustivo. Parlare – ha precisato – della rete nella sua complessità, tenendo ben ferma la centralità del paziente non coacervo di patologia, ma portatore di patologia da curare. Resta l’utilità dell’ospedale quale luogo dove si può fare quello che non è possibile a casa”.
Intervenuti i consiglieri Trerotola, Vizziello, Acito e Pittella e Braia che ha chiesto di audire l’Ordine delle professioni infermieristiche. Sileo ha ribadito “il carattere aperto della proposta di legge, una legge quadro che raccoglie le istanze e le idee di quanti sono interessati alla materia. Una legge che auspica che la formazione sia integrata e promossa nella differenziazione delle professioni, ognuna indispensabile per l’obiettivo di una medicina più vicina al cittadino e atta a migliorare l’assistenza familiare. Creare situazioni – ha proseguito Sileo – per un reale lavoro di rete, evitando frammentazioni tra compiti e professioni. Attingere al ‘Decreto Rilancio’ per non disperdere risorse e rivalutare la figura dell’infermiere di famiglia senza sovrapposizione alcuna con l’assistenza domiciliare già in essere, bensì inserita nel Piano sanitario e foriera della appropriata assistenza di prossimità”.
La Commissione ha, quindi , discusso sulla proposta di legge concernente “Norme in materia di tutela delle persone affette da sindrome dello spetro autistico e disturbi pervasivi dello sviluppo”, d’iniziativa del consigliere Coviello (Fdi).
“I disturbi dello spettro autistico – ha affermato Coviello – originano da una compromissione dello sviluppo che coinvolge le abilità di comunicazione e di socializzazione e sono in generale associati a comportamenti inusuali (ad esempio, comportamenti ripetitivi o stereotipati) ed a un’alterata capacità immaginativa. La comunità scientifica internazionale considera l’autismo una sindrome comportamentale associata a un disturbo dello sviluppo del cervello (alterazioni della struttura e delle funzioni nervose) e della mente (alterazioni dello sviluppo psico-cognitivo ed emozionale) che si manifesta nei primi tre anni di vita del bambino ed è originato da fattori genetici ed ambientali. La proposta di legge – ha continuato – in ossequio a quanto previsto dall’art. 3 della L. 134/2015, intende porre a sistema gli interventi sanitari a favore delle persone autistiche in tutte le età della vita e realizzare il coordinamento delle politiche sanitarie e sociali raccordandole con le politiche scolastiche e del lavoro con l’obiettivo di realizzare l’inclusione sociale delle persone affette dai predetti disturbi”.
I consiglieri che hanno inteso dare il proprio contributo alla discussione sono stati Sileo che si è detta “estremamente sensibile all’argomento con la necessità di un ampio raccordo con tutte le associazioni interessate per compiere il giusto e produttivi percorso”, e Pittella che ha parlato di “spirito condivisibile che deve puntualizzare sia gli aspetti sanitari che quelli sociali onde evitare che diventi una legge ridondante. Occorre – ha aggiunto Pittella – non disperdere quanto fatto finora, a partire dall’associazione Stella Maris e Dopo di noi e utilizzare il coordinamento e l’equipe già esistenti”.
Il firmatario della pdl ha espresso “la sua soddisfazione per ogni nuovo contributo finalizzato ad una normativa quanto più utile alle persone affette da sindrome dello spettro acustico ed alle loro famiglie” ed ha assicurato che “fornirà al più presto ai consiglieri un memorandum con tutte le osservazioni sin qui pervenute”.
Ha fatto seguito l’audizione di Pasquale Domenico Grieco sulla situazione dei lavoratori ex Metapontum Agrobios.
“Fondamentale – ha esordito Grieco – congelare la situazione senza ricorrere ad atti normativi che rischiano di aumentare la difficoltà oggettiva in cui si sta vivendo. Utilizzare l’aiuto del Governo centrale non basta se ci si ostina nel voler procedere alla dismissione di oltre 50 persone e il concorso pubblico non è la chiave di volta per molti lavoratori sessantenni. Tutelare il lavoro, quindi, senza tralasciare la professionalità acquisita nel campo della ricerca. Sospendere il provvedimento che prevede una semplice delibera consiliare – ha concluso Grieco – sospendendo il pronunciamento e prendendo tempo in attesa delle indicazioni governative e su scala regionale agendo in piena condivisione con i sindacati”.