Cupparo (Forza Italia): “La difesa della quota del 40% di risorse del Pnrr destinate al Sud”. Di seguito la nota integrale.
“Fanno bene il coordinatore nazionale Tajani e la Presidente Casellati a mettere al centro della campagna elettorale la più strenua difesa della quota del 40% di risorse del Pnrr destinate al Sud insieme all’esigenza di rafforzare la Pubblica Amministrazione delle regioni meridionali e quindi anche della Basilicata per accelerare l’attuazione dei progetti del Pnrr”. Lo sostiene l’assessore regionale Francesco Cupparo (Fi) sottolineando che “è chiaro che c’è un problema che riguarda la progettazione e l’applicazione del Pnrr sul territorio. Le amministrazioni comunali non hanno il personale formato per affrontare questi gravosi impegni ed in troppi municipi c’è soltanto un dirigente, per non parlare delle note carenze negli uffici tecnici. Per questo diventa una priorità procedere rapidamente con la formazione del personale esistente e programmare nuove assunzioni e poi progettare nei tempi giusti. È un impegno che dovrà assumersi, in stressa sintonia con le Regioni, il futuro Governo che, inoltre, dovrà anche badare a spendere bene le risorse e ad evitare che finiscano nelle mani sbagliate».
Come dimostra l’ultimo avviso pubblico relativo ai fondi per l’attuazione dell’investimento 2.2 (M1.C3) del Pnrr ”Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” la Giunta con l’impegno in prima persona del Presidente Bardi ce la sta mettendo tutta – continua Cupparo – per attuare i progetti candidati. E’ la testimonianza che è il Mezzogiorno e in esso la Basilicata che vantano i margini più ampi di valorizzazione delle proprie potenzialità di sviluppo, senza tralasciare l’apporto determinante che il Sud ha da sempre fornito in termini di capitale umano al resto del Paese. Lo sviluppo e la nuova occupazione, obiettivi essenziali del Pnrr , diventano possibili se si imbocca la strada del protagonismo della responsabilità e si abbandona quella dell’assistenzialismo. Forza Italia da partito nazionale ha sempre sostenuto – dice ancora l’assessore – che l’autonomia deve tutelare Nord e Sud. Non può esserci una riforma a vantaggio di una sola parte del Paese”.