Riceviamo e pubblichiamo una nota del Consigliere comunale di Forza Italia Adriano Pedicini che riguarda il ruolo del Comandante di Polizia Locale a Matera.
Mentre tutti sono distratti dalle sorti del futuro sindaco della città, qualcuno è attivo sul fronte amministrativo e sa bene cosa fare. Prima si interviene in Regione Basilicata con una modifica di legge; viene costruito un emendamento ad hoc, che con qualche ora davanti ad un computer crea la figura del Comandante di Polizia Locale. Alla legge regionale nr. 4 del 27.01.2015, viene aggiunto : “in caso di carenze di figure interne al Corpo di Polizia Locale, l’incarico di comandante può essere conferito ad un dirigente, laddove presente in organico, in possesso dei requisiti e che risulti idoneo allo svolgimento delle funzioni normative previste per la polizia municipale”. Subito il Comune di Matera, approfitta, non si lascia sfuggire l’occasione e con una determina dirigenziale, atteso che, guarda caso il comando di Polizia Locale è retto da un dirigente; determina che questo frequenti un corso on line di 70 ore per poi divenire “magicamente”, idoneo allo svolgimento delle funzioni normative previste per l’immissione nei ruoli all’interno del Corpo di Polizia Locale quale comandante. È incredibile la sintonia che la Regione Basilicata ha col Comune di Matera: chi può credere alla casualità di tale norma? quindi perché non giovarsi, visto che si avverte l’urgenza di aver subito, prima delle elezioni amministrative, un comandante della Polizia Locale? per far ciò sacrifica un dirigente di ruolo di questa amministrazione. Ma quel che si osserva con nota critica, è che nel Comune di Matera di dirigenti di ruolo ne ha sono solo 3, ed adesso con questa “manovrina” solo 2. Come verranno coperte adesso le vacanze di dirigenti, atteso che vi è incompatibilità da parte di chi svolge la mansione di Comandante a ricoprire altre dirigenze? Ci saranno altre leggine ad personam? Certamente la linea del concorso pubblico appare sconosciuta a questa amministrazione, atteso che la tenace macchina politica di questa Regione che non lascia nulla al caso provvede a nomine e coperture di ruoli. Un emendamento varato ad hoc da parte della regione Basilicata, sussurrato da qualcuno; è palesemente evidente, favorisce esclusivamente un dirigente, non ce ne sono altri, dunque, una vera e propria legge ad personam. Ma quel che è più grave, oltre al fatto in sé è la semplicità con cui si fa finta di niente sull’argomento, nonostante tutti ne chiacchierano sotto voce nei corridoi del palazzo, senza il coraggio di gridarlo ai quattro venti; si aprono vistose polemiche, che per chi governa questa città ovviamente non sente: sono minuzie, solo bazzecole di poco conto neanche degne di nota, questa è l’opinione di chi amministra. In un certo senso, come sempre, il tutto lo si vuol far apparire come leggi che corrispondono ad un interesse generale, attivate per i cittadini, ed è un caso che l’interesse particolare viene a coincidere con quello personale. Il culmine si raggiunge quando l’obiettivo di questo lavoro ha una finalità ben precisa; si fanno manovre solo per il gusto di doverle fare e imporre la propria linea di difesa a riparo non di una categoria, ma di una singola persona, mentre un intero gruppo, quello del personale della Polizia Locale, sta li a guardare lo splendore e la potenza di taluni in grado di smuovere un intero organo legislativo per i propri interessi. Così si costruiscono le magnificenze e i miti, sotto lo sguardo di un intero Corpo di Polizia Locale fatto di stanchi lavoratori oramai abituati a tutto, lasciati da tempo allo sbando, da anni senza una guida, senza un orientamento concreto e solido. C’è da augurarsi che il nuovo comandante al termine delle 70 ore dietro lo schermo di un computer sappia sul serio diventare il Comandante della Polizia Locale.