Presidio Lanera e legambiente in una nota congiunta contestano le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri durante il sopralluogo presso il cantiere di Lanera con il Ministro del Sud Barbara Lezzi. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Le dichiarazioni di oggi del Sindaco De Ruggieri al Ministro Lezzi in merito ai lavori di riqualificazione di via Lanera sono inaccettabili e non corrispondono alla verità. Infatti:
1) non è vero che nel mese di luglio era stato raggiunto un accordo tra Comune e Presidio. Se il Sindaco ha ritenuto di informare in tal senso il Ministro ha evidentemente assunto un’iniziativa senza alcun fondamento nella realtà dei fatti. L’accordo è stato raggiunto e sottoscritto solo il 31 agosto dopo una serrata trattativa in cui si partiva da posizioni molto distanti.
2) Quell’accordo politico, è stato sottoscritto dagli assessori Trombetta e Tragni i quali, sia nelle fasi di discussione sia alla sottoscrizione, hanno sempre dichiarato di intervenire, oltre che per le proprie competenze, anche direttamente a nome del Sindaco.
3) Con l’accordo il Comune ha politicamente e sostanzialmente riconosciuto che il progetto originario era deleterio per Matera, poiché incideva pesantemente sul patrimonio verde della città, tra l’altro in un’area paesaggisticamente storicizzata. Sicché il Comune, nella persona del Sindaco, ha politicamente convenuto con i cittadini che il ridimensionamento della rotatoria e alcune altre modifiche, corrispondessero all’interesse pubblico, poiché così facendo si sacrificavano circa 24/26 alberi di pino in luogo degli 86 originariamente previsti.
4) il Presidio civico liberamente costituitosi a difesa della pineta di Lanera, non ha mai bloccato i lavori o ostacolato il cantiere, ma ha solo posto in essere pacifiche proteste a margine dell’area di intervento e una più vasta opera di sensibilizzazione generale della cittadinanza.
5) i lavori di fatto sono bloccati per responsabilità -eventualmente da acclarare – tra gli Enti convenuti alla Conferenza di servizi approvativa del progetto, circa l’effettiva quota di interramento della condotta principale di adduzione idrica cittadina. Quindi per carenza progettuale con responsabilità da individuare. Tale reale motivo di sospensione dei lavori è stato espressamente dichiarato dal Direttore Lavori al Ministro.
6) Secondo quanto dichiarato al Ministro dal Direttore Lavori, l’ingegnere Lecce, i lavori dovrebbero riprendere martedì 9 ottobre. A tal proposito il Presidio apprende questa notizia con grave disappunto. Non certo per il fatto in sé della ripresa dei lavori. Ma perché quando fu sottoscritto l’accordo, il Comune si impegnò a comunicare al Presidio la Variante progettuale prima del riavvio dei lavori, affinché fosse verificabile in concreto la corrispondenza di quanto concordato sulla carta con quanto progettato in Variante.
Pertanto il Presidio e Legambiente Matera, ricordano al Sindaco De Ruggieri che se avesse convenuto sin dall’inizio con le istanze dei cittadini, oggi l’opera sarebbe finita (al netto del pasticcio della condotta idrica); che ogni responsabilità per la gestione deleteria della vicenda è ascrivibile esclusivamente all’amministrazione comunale; che l’accordo politico raggiunto il 31 agosto scorso, attende leale esecuzione con comunicazione della Variante preventivamente al riavvio dei lavori.
Aspetto un commento da E62, che banalizzerà il tutto. Se solo il Comune avesse rispettato i suoi regolamenti ed ascoltato “prima” il punto di vista delle Associazioni ambientaliste si sarebbe evitati disagi alla Comunità, spreco di danaro pubblico, figure di cacca.
Eccomi qui e giusto per rimanere nel banale, lei, Legambiente, Blasone, invece di sostituirvi ai progettisti comunali potevate, in tempi non sospetti, preoccuparvi del sottobosco della pineta dell’ospedale o degli alberi tagliati in Via Montescaglioso per accedere ai vari cantieri della nuova zona residenziale. Invece, riguardo ai locali nei Sassi, è vero che sono stati assegnati a Legambiente dalla Prefettura ma sono in concessione al Comune che, quindi, può assegnarli in sub-concessione a chi ne ha fatto regolare istanza.
Ma anche sulla rotatotaria il comune ha fatto figura e’ me……….sono incorregibili. appena ho tempo interesso la corte dei conti per le piste ciclabili distrutte.