Giuseppe D’Armento (consigliere comunale FdI di Nova Siri), contesta in una nota l’attuale gestione amministrativa del Comune di Nova Siri. Di seguito la nota integrale.
Ho appreso che più di uno dei componenti della peggiore amministrazione che Nova Siri abbia mai avuto, quella attuale, avrebbe palesato addirittura la volontà di ricandidarsi alle imminenti elezioni comunali ma mi rifiuto di crederlo: se fosse vero sarebbe l’apoteosi della più vergognosa sfrontatezza al cospetto di cittadini, vilipendiati in modo madornale nei propri diritti civici, ma soprattutto nella propria dignità. Tasse disumane e insostenibili, nessuna garanzia ai servizi essenziali, demolizione sistematica della vita produttiva della comunità, degrado ambientale, disoccupazione alle stelle, una miriade di imprese locali fallite, povertà diffusa, una marea di debiti e un apparato comunale sconquassato sono il loro prodotto , in eredità a chi amministrerà dopo: questo devono rendicontare gli “audaci signori” alla popolazione, che non né può più da molto tempo della loro incapacità e del loro disamore per il proprio paese.
Se davvero l’indecenza non ha limite e se dovessero avere l’ardire di salire su un palco lo facciano pure, a mò di tordi da uccellare, se la loro più giusta e meritata ambizione sarà fare incetta di ortaggi e uova marce. Si accomodino pure lor signori. Ogni provvedimento amministrativo del sindaco Santarcangelo (centro-destra) è una bastonata sulle reni dei cittadini novasiresi: come giudicare altrimenti l’assurdità, con le casse comunali devastate da un “buco” plurimilionario a causa di una gestione finanziaria vergognosa, di spendere fior di quattrini per ridipingere la segnaletica orizzontale (ad es. Via Trento) per poi immediatamente rimuovere tutto per rifare l’asfalto? Dove è la programmazione ? Dove è l’attenzione al modo in cui sono spesi i soldi pubblici? Nella migliore delle ipotesi si può parlare di cieca incompetenza e incapacità di programmazione. Cosa dire delle decine e decine di palme di Viale Siris, alberi trentennali di gran valore lasciati morire deliberatamente e non senza dispersione di denaro pubblico? Erano stati programmati 6 interventi (solo 2 effettuati), per un costo di svariate migliaia di euro per il recupero ma, tagliate le fronde infette, esse sono state lasciate al suolo per più di 2 settimane con le conseguenze che è facile anche per un bambino immaginare: le piante, anche quelle non afflitte, sono state infettate e sono definitivamente morte. Dove era il sindaco? Dove gli assessori? Dove era il funzionario comunale deputato al controllo dei lavori? Vergogna senza fine. Nel frattempo un bene che è patrimonio di tutti i cittadini, l’asilo nido, viene concesso in gestione gratuita ad un’associazione privata che ne farà profitto: si doveva invece stabilire un equo canone mensile da reinvestire nella logistica scolastica comunale o magari per ridurre il costo dei buoni-mensa o l’esoso trasporto a mezzo scuolabus; i bambini della scuola materna dello Scalo soffrono il freddo per caldaie perennemente malfunzionanti (tra l’altro i lavori di ampliamento del plesso hanno creato grandi disagi e ora sono stati sospesi), i loro abiti si strappano su sedioline di legno pericolosamente lesionate ed è lasciato all’encomiabile impegno di volontari come Antonio Stigliano l’ adoperarsi per l’acquisto di suppellettili, sussidi didattici e perfino della carta igienica. Con tutte queste esigenze inesaudite l’affidamento a titolo gratuito dell’asilo nido è uno schiaffo in pieno volto a tutti i Novasiresi, soprattutto alle fasce economicamente più disagiate. Vogliamo parlare dei fondi regionali per i buoni dei libri di testo? Il comune li ha incassati da molto tempo ma i librai novasiresi non si sono visti corrispondere nemmeno un centesimo: dove sono finiti quei soldi?
Per non dire del vero e proprio scandalo, di cui Santarcangelo e i suoi amministratori sono in primis responsabili, della Censum. I nostri “grandi” governanti si sono affidati a tale società di recupero dei tributi del tutto inaffidabile , certamente più nota per le gravi vicende giudiziarie in cui è imputata che per le reali competenze professionali : scompiglio nella comunità novasirese per il continuo invio di cartelle esattoriali “pazze” con conseguente vessazione di tutti i commercialisti e revisori contabili del nostro paese, mancato versamento nelle nostre casse dei ruoli riscossi ; perché i versamenti tributari sono stati fatti affluire alla società di riscossione e non direttamente al Comune? Come è potuta sfuggire all’occhio di amministratori esperti in materia giuridica ( la maggioranza vanta la presenza di ben tre avvocati) una clausola cosi fondamentale nella definizione del rapporto contrattuale? Come se non bastasse da oltre una settimana anche l’unico impiegato addetto allo sportello Censum pare abbia dato le dimissioni per giusta causa non ricevendo retribuzione alcuna da oltre un anno dalla detta società cosicchè tanti cittadini sono costretti a rivolgersi ai commercialisti privati o ad andare su e giù tra Nova Siri scalo e paese per avere qualche lume, non certo la definizione di pratiche di sgravio fiscale, sia pure in autotutela. E’ forse rispettato quanto stabilito nel contratto di appalto della concessione di riscossione tributaria? Non è forse questa un’inaudita interruzione di erogazione di un pubblico servizio da parte di una società che non è nemmeno in grado di retribuire i propri dipendenti? Come è possibile che la Censum , già protagonista di simili scempi in molti altri comuni, abbia ancora piede in Nova Siri?
Scellerata, infine, la scelta di destinazione d’uso di Piazza Giovanni XXIII , le cui conseguenze si vedranno nel tempo.
Si potrebbe scrivere un libro sulle nefandezze amministrative a Nova Siri ma tanto basta perché io non possa credere per davvero che alcuni membri dei questa amministrazione, battezzata e sostenuta nel suo sofferto e tortuoso percorso dall’on. Cosimo Latronico, possano davvero ripresentarsi a chiedere i voti della popolazione novasirese. Probabilmente qualcuno è già all’opera per allestire un altro vecchio teatro, simile all’attuale, ma con burattini nuovi, magari riverniciato a fresco solo per confondere l’elettorato. Carnevale è finito, ma la mascherata continua! Per quanto tempo? I Novasiresi decideranno presto.
Giuseppe D’Armento (consigliere comunale FdI di Nova Siri)