Dati Istat, Movimento Equità Territoriale: “Regione Basilicata ferma al palo”. Di seguito la nota integrale.
“Regione, è tutto un divieto! … e la Basilicata muore” “Divieto” di curarsi, divieti sulle strade sempre più sconnesse o interrotte, divieto di accesso alle risorse pubbliche per debolezza strutturale e potere burocratico. A far fronte ai bisogni dei cittadini, degli artigiani e delle imprese, ci sono rimasti molti Sindaci, senza risorse e senza un potere vero, e un gran numero di imprenditori lungimiranti che, senza aspettare il sostegno pubblico e con risorse proprie, hanno avviato profonde trasformazioni produttive per affrontare il mercato globale. La politica, la Regione Basilicata, invece, è ferma al palo. Chi credeva che il peggio fosse alle spalle si deve ricredere. Il Presidente della Giunta regionale di Forza Italia, sostenuto da Fratelli d’Italia e dalla Lega, dichiara che la Basilicata è la meno cara d’Italia, l’inflazione continua a scendere e il PIL pro-capite è superiore alla media europea. L’Istat d’altronde definisce la Basilicata senza più figli, senza lavoro, d’economia striminzita e perfino d’infelicità dilagante mentre gli Assessori regionali latitano e, come diceva l’ex Assessore alla Sanità al momento delle dimissioni, passato da Forza Italia a Fratelli d’Italia, e rivolgendosi a Bardi: “un leader capisce, fa sintesi di chi collabora, ascolta e poi decide. La decisione è di squadra in politica, non monocratica” mentre “Lei mi ha trattato come un pupo senz’anima” tra l’altro mentre “la riforma sanitaria veniva strappata”. Alla faccia della buona Amministrazione! Equità Territoriale, dentro o fuori dal Consiglio regionale, continuerà con determinazione a portare avanti il progetto politico di un cambiamento radicale dell’economia regionale che metta al centro i temi dei diritti, dell’ambiente, della salute, dello sviluppo sostenibile e produttivo capace di garantire ai cittadini lucani un futuro dignitoso, opportunità lavorative per i giovani e il riequilibrio delle condizioni dei diritti dei lucani con quelle del resto del Paese. Ci vuole un reale cambio di passo, anche delle Istituzioni formative, se si vuole bene ai lucani. A tal riguardo e con chiarezza, Equità Territoriale chiede ai partiti e ai movimenti che hanno fatto parte della coalizione di centrosinistra di imboccare definitivamente la strada del cambiamento, vigilando con attenzione sull’operato della Giunta regionale e portando in Consiglio proposte di legge per una Basilicata migliore; al Presidente Bardi di affrontare con intelligenza e fuori dai soliti giochi di palazzo la disastrosa condizione socio-economica della nostra Regione.