“Non credo che quando Papa Francesco, solo qualche giorno fa, diceva che “un buon cattolico si immischia in politica offrendo il meglio di sé, perché il governante possa governare” pensasse ai destini individuali di esponenti politici del Pd nazionali e tanto meno lucani. Saremmo pure ingenui ma è il messaggio che rivolgiamo al gruppo dirigente lucano del Pd atteso da una prova, sicuramente difficile, che ci riguarda tutti perché riguarda la risposta di governabilità della nostra Regione e quindi il futuro delle famiglie, degli anziani, dei giovani, dei senza lavoro”. E’ quanto sostiene il segretario regionale della DC-Libertas della Basilicata Giuseppe Potenza che aggiunge: “i cittadini non possono non curarsi della politica. Sono sempre parole di Papa Francesco: “Nessuno di noi può dire: ‘Ma io non c’entro in questo, loro governano…’. No, no, io sono responsabile del loro governo e devo fare il meglio perchè loro governino bene e devo fare il meglio partecipando nella politica come io posso. La politica, dice la Dottrina Sociale della Chiesa, è una delle forme più alte della carità, perché è servire il bene comune. Io non posso lavarmi le mani, eh? Tutti dobbiamo dare qualcosa!”. Per questo – afferma Giuseppe Potenza – noi pensiamo al bene delle nostre comunità. Non a caso ci ha convinti lo slogan Basilicata Bene Comune. E riteniamo che senza un’alleanza tra la famiglia e la politica e i corpi intermedi, rischiamo di fare delle belle chiacchiere e pochi fatti. Ecco allora che tutti i cattolici, prima dell’impegno in politica, sono chiamati a quello nella comunità. Voglio ricordare che come me la pensa il capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Potenza Gianpaolo Carretta che ha ripreso in tal senso il monito dell’arcivescovo di Potenza Agostino Superbo, che, in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna di Viggiano, ha ricordato alla classe dirigente lucana la grande responsabilità che ha nei confronti dei giovani e di tutti coloro che vivono quotidianamente le difficoltà della sopravvivenza”.
Per il segretario regionale DC-Libertas “serve un cambio di passo nelle sedi decisionali ma soprattutto serve una visione quanto più unitaria e condivisa, a condizione che unità e condivisione non siano determinati da scelte di destini personali e quindi da compromessi-accordi di potere che noi democristiani, sulla base di decenni di politica di accordi, siamo in grado di riconoscere dall’olfatto. Per questa ragione, per quanto ci riguarda, se saremmo chiamati a scegliere tra il centrosinistra di Marcello Pittella e un altro centrosinistra non esiteremmo a ripetere la scelta già fatta con le Primarie schierandoci con Pittella. Chi governa deve farlo con umiltà e amore, caratteristiche indispensabili. E i cittadini, soprattutto se cattolici, non possono disinteressarsi della politica”.