La prima Commissione permanente (Affari istituzionali), presieduta da Vito Santarsiero (Pd) ha ascoltato ieri dirigenti generali dei Dipartimenti “Politiche della Persona” e “Ambiente ed Energia”, Donato Pafundi e Carmen Santoro, che hanno illustrato le misure in materia di sanità e governo del territorio contenute nel disegno di legge collegato alla legge di stabilità regionale 2017.
Con una modifica alla legge regionale n. 25/2008 (Disposizioni in materia di autorizzazione delle strutture sanitarie pubbliche e private), nel ddl propone di prolungare (portandoli da due a cinque anni) i tempi per completare gli adeguamenti strutturali necessari per il rilascio delle autorizzazioni per le strutture sanitarie dotate di posti letto che erogano prestazioni sanitarie non in regime di ricovero. Una norma, ha spiegato Pafundi, che riguarda strutture come la Casa della divina provvidenza Don Uva a Potenza, che entro la fine del mese passerà alla nuova proprietà dopo tre anni di commissariamento, e l’Aias di Melfi. A riguardo il consigliere Napoli, ribadendo le perplessità già evidenziate in quarta Commissione, ha chiesto di acquisire le richieste di deroga avanzate da queste strutture. La seconda norma in materia di sanità è relativa alla composizione della Commissione regionale della Patologia Diabetica e delle Patologie Endocrino-metaboliche prevista dalla legge regionale 29 gennaio n. 9/2010, nella quale viene prevista anche la presenza di un farmacista pubblico, individuato dalle Aziende sanitarie locali, la cui competenza professionale risulta di grande importanza per le finalità proprie della Commissione. La terza norma proposta nel ddl riguarda la definizione della responsabile del Servizio di emergenza urgenza 118, che la legge regionale n. 2/2017 (Riordino del Servizio sanitario regionale) attesta alla competenza esclusiva dell’Azienda sanitaria di Potenza. A seguito tale normativa si rende necessario un intervento normativo per specificare la continuità della natura dipartimentale della struttura “che prima era un Dipartimento interaziendale – ha spiegato Pafundi – mentre ora diventa un Dipartimento funzionale regionale attestato all’Asp”. La nomina del responsabile continua ad essere di competenza dell’Asp d’intesa l’Asm. Un’altra norma proposta dalla Giunta punta a ricondurre ad una regolamentazione unitaria tutto il sistema delle strutture sociosanitarie a ciclo residenziale e semiresidenziale (per anziani, per disabili, psichiatriche, per le dipendenze) a valle dell’approvazione del nuovo manuale sociosanitario, attualmente all’esame della quarta Commissione. L’ultima norma prevede che si possano utilizzare i posti letto autorizzati e accreditati per la riabilitazione intensiva anche per prestazioni di residenze sanitarie assistite. Una proposta, ha spiegato Pafundi, nata anche da esigenze manifestate in quarta Commissione. Critico Napoli, che ha ricordato come in Consiglio regionale fosse stato chiesto alla Giunta l’impegno a programmare le esigenze di quanti, conclusa la riabilitazione, hanno ancora bisogno di assistenza, mentre in questo modo, per supplire a una carenza di programmazione del sistema socio sanitario, si ricorre ad un espediente, sanando anche il pregresso nelle strutture che avrebbero dovuto fare solo riabilitazione.
In materia di governo del territorio prevista una modifica della legge regionale n. 23/1999 per adeguare la normativa sulla pianificazione territoriale al Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42/2004) riconoscendo il “Piano paesaggistico regionale quale “unico strumento di governo del territorio” e definirne le modalità di formazione, adozione e approvazione.
“Stiamo lavorando per il Piano paesaggistico – ha detto Santoro – che non era previsto dalla legge 23/99, l’introduzione di questa norma serve a legittimare lo strumento di pianificazione”. A riguardo Romaniello ha sottolineato il ritardo nella redazione del Piano, avviata nel 2011. Fra le misure proposte nel disegno di legge anche una modifica alla legge regionale n. 3/1990 che prevede la prevalenza delle perimetrazioni, delle classificazioni e delle prescrizioni del Piano stralcio per l’assetto idrogeologico (previsto decreto legislativo n. 152/2006 – Codice dell’ambiente) nei versanti sui quali vi sia una sovrapposizione con i vincoli previsti dai Piani paesistici di area vasta.
A riguardo Napoli si è chiesto se non fosse sufficiente un atto dirigenziale per affrontare questo problema, esprimendo perplessità anche sull’opportunità di prevedere una norma di legge con la quale si propone una variante al Piano territoriale di coordinamento del Pollino, richiesta dal Comune di Episcopia per consentire la realizzazione di un distributore di benzina sulla strada statale Sinnica. Santoro ha chiarito che le norme tecniche del Piano stabiliscono in maniera dettagliata cosa si può fare, e l’ipotesi del distributore non è contemplata. Per questo è necessaria una modifica della norma. Prevista infine una modifica della legge regionale n. 3/1990 che prevede la possibilità di attivare ristoranti e bar più vicini e funzionali alle attività di balneazione, nel rispetto delle compatibilità ambientali.
Al termine delle audizioni la Commissione ha preso atto di un provvedimento amministrativo sulla ripartizione in capitoli dei titoli, tipologie e categorie delle entrate e delle missioni, di programmi e titoli di spese del bilancio di previsione pluriennale 2017/2019.
Alla riunione della Commissione, oltre al presidente Vito Santarsiero (Pd), hanno partecipato i consiglieri Bradascio (Pp), Robortella e Spada (Pd), Pace e Romaniello (Gm), Leggieri (M5s), Napoli (Pdl-Fi) e Rosa (Lb-Fdi).