“Con 136 voti contrari, 124 a favore e 4 astenuti l’Aula del Senato ha respinto le pregiudiziali di costituzionalità, avanzate da Lega e Fratelli d’Italia sul ddl Zan”. Comunicato l’esito del voto, la presidente Casellati ha chiuso la seduta, con il ddl Zan che torma in Aula nella mattinata di mercoledì 14 luglio per la discussione.
“Non è cambiato nulla rispetto a quelli che erano i tempi richiesti dall’Aula la scorsa settimana. Per cui si va avanti col calendario”. Così la capogruppo dem al Senato, Simona Malpezzi, al termine della Conferenza dei capigruppo convocata in apertura di seduta a Palazzo Madama per discutere del ddl Zan. “La discussione generale – aggiunge Loredana De Petris (Leu) – proseguirà quindi domattina fino a giovedì mattina, e poi riprenderà martedì. Sempre martedì, alle 12, è fissato il termine per gli emendamenti”.
Dunque, si va avanti “come previsto, il calendario dell’Aula non cambia, non cambia nulla rispetto a quanto era stato già deciso”, spiega Malpezzi. Oggi l’Aula vota le pregiudiziali di FdI e Lega, mentre la questione sospensiva sarà esaminata domani mattina. Nel pomeriggio di domani, dalle 16,30, l’Aula sarà impegnata con le votazioni per l’elezione di due componenti del cda Rai. L’esame del ddl Zan proseguirà quindi giovedì mattina, poi si svolgerà il question time. Si riprende martedì pomeriggio (alle 12 della stessa giornata è stato fissato il termine degli emendamenti) dalle 16,30 e fino alle 20. Per il prosieguo dei lavori da mercoledì in poi, però, servirà una nuova capigruppo in quanto ci sono da esaminare anche dei decreti in scadenza, a partire dal Sostegni bis: la presidente Casellati, riferendo in Aula l’esito della capigruppo, ha spiegato che sarà all’attenzione dell’Assemblea da mercoledì prossimo.
Scadrà il 20 luglio alle 12 il termine per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge Zan, nell’aula del Senato. Così ha deciso la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama convocata per definire l’iter del provvedimento.
Matteo Renzi propone di “fare un patto politico perchè alla Camera, ove il ddl Zan fosse modificato dal senato, possa essere presentato nel giro di due settimane”. “Il mio è un appello molto semplice: si faccia un accordo sui punti dell’articolo 1, 4 e 7 e si chieda a tutte le forze politiche di presentarlo alla Camera entro 15 giorni”, ha detto il leader di Italia viva, intervenendo in Aula al Senato “Se si andrà allo scontro, muro contro muro, e si andrà allo scrutinio segreto, avrete distrutto le vite di quei ragazzi”, ha concluso.
“I mondiali, anzi gli Europei li abbiamo già vinti non voglio un clima da stadio”. La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, riprende l’emiciclo richiamando all’ordine i senatori. Nell’Aula è infatti scoppiata la bagarre, dopo che la stessa Casellati aveva dato disponibilità ad accogliere la richiesta del presidente della commissione Giustizia, il leghista Andrea Ostellari, a sospendere i lavori e convocare una capigruppo per verificare la possibilità di un’intesa sul ddl Zan. È insorto il Pd, contro la richiesta del leghista, ma anche Leu e M5S. Dai banchi della destra si sono levate urla e proteste, con tanto di fischietti fatti risuonare in Aula, tanto che Casellati ha denunciato: “Non possiamo vedere con i fischietti dietro le mascherine… non al clima da stadio”. Intanto però, la seduta a Palazzo Madama è stata sospesa e riprenderà al termine della conferenza dei capigruppo che si è riunita subito.
Sempre in Aula, il capogruppo di Italia viva, Davide Faraone, ha subito commentato: “Condivido pienamente le parole della senatrice Unterberger: verifichiamo in capigruppo se c’è un percorso per fare una legge insieme. Noi proporremo le nostre soluzioni in conferenza capigruppo”.