“Chiuderemo la campagna elettorale del Popolo della Famiglia pregando insieme il Rosario, per affidarci e affidare tutti i politici che saranno eletti alle prossime elezioni alla protezione della Vergine Maria”. Così il capolista al Senato per il plurinominale in Basilicata, Vincenzo De Lorenzo. “Riteniamo davvero che, in un panorama politico nazionale e locale così desolante, sia necessario ripartire dai valori fondamentali e la fede, che da sempre è patrimonio del popolo italiano e di quello lucano, non può che rappresentare la radice sulla quale rifondare anche il percorso sociale e civile di questo Paese e della nostra regione. Nei giorni scorsi ho guardato un servizio della trasmissione di Italia Uno ‘Le Iene’ nel quale Nicole, una ragazza con la sindrome down, andava a intervistare un genetista in Islanda, Nazione nella quale si è giunti ad azzerare le nascite delle persone con la trisomia 21, semplicemente uccidendole nel grembo materno. Una selezione eugenetica compiuta oggi, non 70 anni fa, che vede altri Paesi europei, come la Danimarca, muoversi nella medesima direzione. Gli ultimi governi ci dicono di dover guardare in maniera deferente all’Europa, e partiti addirittura lo inseriscono nel proprio simbolo. Ecco io lotto tutti i giorni per respirare, ho bisogno dell’assistenza di più persone 24 ore al giorno, e a quell’Europa guardo con terrore. In Italia c’è chi si è battuto per uccidere 6 milioni di bambini con una legge che definiscono di civiltà, che oggi dicono faccia meno morti solo perché sono centinaia di migliaia l’anno le confezioni di pillole abortive vendute. Si fa tanto parlare di diversità e poi le barriere culturali, prima che architettoniche, rendono impossibile l’esistenza a persone disabili come me. Ci è stata presentata una legge sul ‘dopo di noi’, che ha previsto un impegno finanziario di 60 milioni di euro all’anno. Siamo 2 milioni in condizione di disabilità, significa che per ognuno di noi sono previsti 2,5 euro al mese, un cappuccino e un cornetto. Io non sono indignato per tutto questo, sono schifato. Solo un cambio deciso della politica, del modo di pensare, del modo di essere potrà invertire la rotta, per non considerare le persone come cose e l’aborto una opzione in una regione resa un deserto dai politici che ci governano da decenni e che oggi tornano a presentarsi. Il Popolo della famiglia – chiude De Lorenzo – rappresenta l’unica alternativa valida a questo stato di cose”.