I consiglieri comunali del centrosinistra di Matera in una nota tornano ad attaccare il sindaco di Matera: “De Ruggieri rinuncia alla programmazione urbanistica”. Di seguito la nota integrale.
Giovedì prossimo approda in consiglio comunale a Matera una delibera che consentirà il mutamento della destinazione d’uso di tutta una serie di immobili del centro storico da residenziale, commerciale a turistico alberghiero senza nessuna seria analisi di contesto e senza passare attraverso la pur minima consultazione e partecipazione democratica. Dopo un anno di amministrazione, vanno a farsi benedire tutte le veementi promesse di De Ruggieri e compagnia di mettere ordine alla materia urbanistica e all’intasamento del centro storico. L’occasione viene offerta da un articolo della legge di stabilità regionale dal titolo molto significativo, ”Norme in funzione di Matera Capitale della Cultura 2019. Riuso e recupero del patrimonio edilizio esistente per stimolare l’accoglienza turistica” con cui si dispone che “nei centri storici dei comuni del territorio regionale, è consentito il mutamento di destinazione d’uso di immobili legittimamente edificati da residenziale, direzionale o commerciale a turistico-alberghiera”. Nulla da obiettare sulle buone intenzioni del legislatore regionale, ma la città di Matera che ha pronto il suo Regolamento Urbanistico che da oltre un anno attende di essere adottato dal consiglio comunale non può permettersi di agire con leggerezza delimitando alcuni ambiti del suo centro storico scegliendo di fiore in fiore quali immobili potranno giovare della norma regionale e quali no senza una ponderata verifica delle condizioni di base (rispetto degli standard urbanistici, verifica delle compatibilità generali, ecc…) e senza nessuna consultazione democratica. Dispiace che l’Assessore Cangelli che ha più volte riferito che il Regolamento Urbanistico non viene portato in Consiglio Comunale perché l’amministrazione sta facendo verifiche sul nuovo contesto che si è determinato con la designazione di Matera a capitale europea della cultura ora scopre che tutte queste verifiche non sono necessarie. Quali sono le motivazioni per cui alcuni immobili potranno diventare alberghi ed altri no non è dato sapere. Forse queste verifiche sono state fatte sulla base di interessati suggerimenti? Non vogliamo pensar male anche se, come recita il vecchio adagio, spesso ci si azzecca. E’ paradossale che i settori della maggioranza che hanno sempre mostrato una forte propensione al rispetto ossessivo delle regole della “nobile urbanistica” si acconcino placidamente a varare una deliberazione molto discutibile.
I consiglieri comunali del centrosinistra di Matera
Programmazione urbanistica, l’assessore Cangelli risponde ai consiglieri di centrosinistra.
“Il comunicato dei consiglieri di centrosinistra contiene informazioni errate e volutamente fuorvianti e inaccettabili insinuazioni”. Lo sostiene l’assessore all’Urbanistica Francesca Cangelli che in una nota replica alle dichiarazioni dei consiglieri di centrosinistra, aggiungendo: “Le motivazioni oggetto della delibera proposta al consiglio comunale sono state ampiamente illustrate e discusse nella competente commissione consiliare e condivise da tempo con l’arch. Nigro ai fini della loro valutazione rispetto al regolamento urbanistico. E questo è ben noto ai consiglieri del centrosinistra. L’anticipazione della delibera proposta rispetto al regolamento urbanistico è dovuta esclusivamente al termine di 120 giorni indicato dalla legge regionale. Tale circostanza ha imposto una “parentesi” nei lavori in commissione già da tempo dedicati al regolamento urbanistico, che salvo ingiustificati ostruzionismi, verrà portato nel primo consiglio comunale utile. Ma anche questo è ben noto ai consiglieri di centrosinistra, che, però si guardano bene dall’informare correttamente la cittadinanza.
Le posizioni espresse dai consiglieri di minoranza – prosegue l’assessore – nel corso dei lavori preparatori della delibera hanno un contenuto fortemente contraddittorio rispetto a quanto oggi comunicato. Dai verbali delle sedute e da numerosi documenti ufficiali non solo si evince che la questione dell’automatico mutamento di destinazione d’uso in strutture turistico-alberghiere ha formato oggetto di apposita riflessione da parte del progettista del regolamento urbanistico, ma soprattutto ha formato oggetto di approfondita analisi, anche con attestazioni (da parte della minoranza) di condivisione di numerosi aspetti della questione. Le sedute delle commissioni sono registrate ed è agevole estrapolare le dichiarazioni ivi rese. Il comunicato, peraltro, si atteggia a generica critica, non lasciando in alcun modo trasparire quale sia la proposta alternativa o più in generale la posizione assunta dall’opposizione: si plaude alle “buone intenzioni del legislatore regionale”, ma non si chiarisce in che modo la norma debba (o non debba) essere applicata. Quale sarebbe la soluzione proposta dai consiglieri di centrosinistra? Dal comunicato non è dato comprenderlo. La posizione dell’amministrazione, più volte espressa, è coerente con le linee di mandato del Sindaco e le motivazioni sono chiare e lungamente ponderate.
Questo governo cittadino ritiene che la norma regionale “espropri” indebitamente i comuni di un potere ad essi spettante, quello di determinarsi discrezionalmente e autonomamente sulle destinazioni d’uso degli immobili. La Regione, peraltro, impone uno stringente termine ai Comuni per deliberare sul punto, al fine di evitare la indiscriminata ed automatica trasformazione del centro storico in una immensa struttura ricettiva. Posto questo, si è proceduto alla perimetrazione degli interi quartieri Sassi solo per escludere l’automatismo previsto dalla legge regionale e ribadendo l’applicazione delle attuali previsioni generali del recupero. E la soluzione, annunciata pubblicamente, è stata, peraltro, condivisa dal neonato comitato di quartiere in seduta pubblica.
Per il centro storico – conclude l’assessore – nella medesima logica e verificando la coerenza con l’emanando regolamento urbanistico e con le vigenti previsioni di piano, si è ritenuto di preservare dalla trasformazione automatica in albergo taluni immobili con pregnante valore storico testimoniale, in prevalenza collocati sul fronte delle vie principali del centro storico. Si precisa che, mentre la legge regionale impone di motivare le esclusioni, non prevede invece, che debba essere espressa alcuna motivazione per gli immobili cui potrà applicarsi la norma regionale.
La proposta sarà in discussione in consiglio comunale. Si spera in quella sede un dibattito propositivo e costruttivo e non genericamente demolitorio e capziosamente insinuante”.
Chiaro riferimento alla ex Banca d’Italia ormai in possesso dei mattonari,perche’ non farlo diventare contenitore culturale es.Teatro di cui questa citta’ ha bisogno?