Pietro Sanchirico (CD): Analisi elettorale ufficio presidenza Centro Democratico richiede ulteriore approfondimento.
L’analisi politica sul voto delle amministrative di maggio e dei ballottaggi di metà giugno da parte dell’Ufficio di Presidenza nazionale del Centro Democratico richiede ulteriori approfondimenti. Anche le conclusioni del presidente Bruno Tabacci sollecitano un confronto maggiore specie nell’invito a “moltiplicare gli sforzi per rafforzare la presenza nelle coalizioni di centrosinistra in tutta Italia, dal livello nazionale a sostegno del governo Renzi, fino alle elezioni nelle grandi città in cui si voterà il prossimo anno”. Ritengo che continuare su una posizione di incondizionato sostegno al Governo Renzi, significa non aver colto completamente la lezione venuta dal voto, proprio come è accaduto a Matera. Una lezione invece semplice da interpretare: l’area moderata che non si riconosce nel Pd non trova più i suoi riferimenti politici e una sua vera rappresentanza. Dobbiamo rilevare dunque, con profonda amarezza, che a poco meno di un anno dalla Festa nazionale CD di Matera, si è archiviato il messaggio politico di autonomia dal Pd lanciato in quell’occasione quando fu lo stesso Tabacci a ritenere valida una candidatura diversa al Comune di Matera dal sindaco uscente del Pd. Occorre, dunque, organizzare e dare gambe e voce a quel pezzo d’Italia, tendenzialmente maggioritario, che rifugge sia dalle promesse di Renzi che dall’estremismo di Salvini e Grillo. L’obiettivo deve diventare quello di riunire gli elettorati liberali, popolari e riformisti intorno ad un grande e ambizioso piano di risanamento e rilancio del Paese con una strategia chiara e non certo appiattita sulle posizioni del Pd.