Decreto Rilancio, Consigliere regionale Vizziello: “13,5 milioni di euro alla Basilicata per potenziare terapie intensive, semintensive, pronto soccorso ed emergenza territoriale”. Di seguito la nota integrale.
“In arrivo più di 13,5 mln di euro per rafforzare la risposta in ambito ospedaliero del nostro sistema sanitario regionale attraverso un piano di riorganizzazione diretto ad incrementare l’attività di ricovero ospedaliero in terapia intensiva e semi-intensiva, ristrutturare i Pronto Soccorso e garantire, attraverso un ulteriore finanziamento di 4 mln di euro, il trasporto in sicurezza dei pazienti Covid e non Covid.“ Risorse rilevanti che”-prosegueVizziello-“occorre utilizzare al meglio per rispondere in maniera appropriata alle emergenze epidemiche e ai bisogni di salute della nostra comunità.”
E’ quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Vizziello, che così commenta il riparto tra le regioni d’Italia dei finanziamenti statali disposti dal Decreto Rilancio e diretti a rafforzare i sistemi sanitari regionali.
“Si intravede finalmente la possibilità per le regioni italiane, in primis la Basilicata,”-spiegaVizziello-“ di un recupero di quella spesa in conto capitale che è stata la grande assente degli ultimi anni, come recentemente, autorevolmente, certificato dalla Corte dei Conti che, senza usare mezzi termini, ha parlato di investimenti al palo in sanità, con le risorse pubbliche che non vengono spese per incapacità progettuale o perché smarrite in mille pastoie burocratiche”.
“Esaminando in dettaglio le quote di riparto a disposizione delle regioni”- aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia-“ le risorse dovranno essere impiegate per nuovi posti letto in terapia intensiva e sub intensiva soprattutto negli ospedali classificati come Dea di I o di II livello, per la ristrutturazione dei Pronto Soccorso finalizzata alla differenziazione degli accessi e dei percorsi di cura tra pazienti Covid e non Covid e infine all’emergenza territoriale, con particolare riguardo alla necessità di implementare mezzi di trasporto dedicati ai trasferimenti secondari dei pazienti Covid 19 e ai trasporti interospedalieri e alle dimissioni protette dei pazienti non affetti da Covid 19.”