Il Presidente regionale di “Adesso! Democratici Lucani” Franco Dell’Acqua in una nota esprime alcune valutazioni politiche sulle potenzialità della città dei Sassi anche a seguito della designazione a capitale europea della cultura 2019. Di seguito la nota integrale.
Dell’Acqua: Matera 2019, volano per l’economia. Non disperdiamo il sogno.
Matera è oramai una realtà consolidata nel panorama artistico culturale mondiale, portata alla ribalta internazionale da formidabili eventi storici, come l’inserimento nel “Patrimonio mondiale dell’Umanità”, la presenza in Città di diverse produzioni cinematografiche che ne hanno sfruttato la caratteristica di “set cinematografico a cielo aperto”, infine la recentissima designazione di “Capitale europea della cultura per il 2019”.
Quest’ultima rappresenta sicuramente una tappa affascinante ed avvincente nel futuro della nostra Città e del territorio lucano e murgiano. Ma una prima domanda ormai aleggia da tempo: una Città come Matera, può davvero ambire ad essere Capitale europea della cultura senza strade degne di questo nome, senza ferrovia e senza collegamenti da e per il mondo? Può una Città essere Capitale europea della cultura senza essere collegata in forma decente al suo entroterra?
Le infrastrutture, dunque, sono la priorità emergente. Ma bisogna puntare sul possibile, non sull’utopico o l’onirico come pure qualche esponente politico materano di primo piano continua a fare.
Le cose da fare sono sempre quelle, ma ora abbiamo anche la necessità di farle; non ci sono più scuse ed alibi.
In primo luogo Matera e la Regione Basilicata devono accelerare sui progetti ferroviari e stradali già in essere da e per l’aeroporto, il porto e la Stazione FS di Bari; poi bisogna definire una buona volta l’accordo con la Regione Puglia per il completamento della Bradanica che collega Matera al Vulture melfese; ancora bisogna avviare, senza altro indugio, il raddoppio della statale 7 che collega Matera alla Basentata e proseguire attraverso la realizzazione della strada Basentana (svincolo di Pisticci) – Fondo Valle dell’Agri, per collegare direttamente Matera ed il Pollino; infine bisogna creare un soggetto consortile insieme a tutti i Comuni della Val Basento e del metapontino per far finalmente decollare il piccolo aeroporto di Pisticci, utile per il turismo e l’agricoltura regionale. I fondi ci sono, si chiamano royalties del petrolio e sono quella ricchezza che la regione e lo Stato incassano dalle estrazioni petrolifere e che in tutti i Paesi servono per finanziare lo sviluppo e l’economia, mentre in Basilicata vengono utilizzati per coprire la spesa corrente.
Ma le infrastrutture di connessione verso l’esterno da sole non bastano. Matera non può essere una vera Capitale europea della cultura, senza un disegno urbanistico che ne descriva le funzioni e gli spazi in ragione di questo ruolo unico che la Storia e la caparbietà degli uomini, le hanno affidato. Per uno sviluppo organico della città occorre qualificare l’esistente dando efficienza e funzionalità di servizi alle realtà rionali, perché il grado di evoluzione sociale e culturale di una città si vede soprattutto dalle condizioni della sua periferia.
Dunque infrastrutture edidentità urbana sono i due caratteri distintivi, le due pregiudiziali, i presupposti di base, che proiettano un territorio in uno scenario internazionale e senza tali necessari postulati, non solo appare difficile che il ruolo di Matera quale Capitale europea della Cultura si possa esprimere al meglio, ma sinceramente disperiamo che Matera riesca più ad essere Capitale di qualcosa.Matera non è più capitale del salotto, non è più capitale della pasta, del pane e del grano duro e non è (ancora) diventata Capitale della cultura e se perde questa opportunità, Matera rischia di non essere più nulla, neanche capitale di se stessa.
Per questo il dossier di candidatura che ci ha permesso di primeggiare e vincere la competizione dello scorso Ottobre 2014 è un elemento di certezza forte ed imprescindibile che ha tratteggiato un modello di Città turistica inclusiva, accogliente, aperta al futuro, che non va snaturato. Infatti nel dossier viene descritto unmodello turismo locale che già c’è, esiste si propone con originalità, proattività, ben coniugato alla variegata cultura del territorio lucano e murgiano, oltre le elucubrazioni di qualche ben pensante. Matera è Città turistica a prescindere dalla politica (almeno quella comunale degli ultimi cinque anni), che a sua volta ha avuto il merito di sdoganare la cultura a beneficio di tutti, materani e non.
Oggi Matera ha finalmente assunto quel ruolo di “Città cerniera” tra il territorio murgiano e l’appennino lucano, sempre agognato e nel passato mai realizzato.Oggi tutto questo è realtà, ma il pericolo che il sogno possa svanire è dietro l’angolo.
Infatti in queste ore un eminente esponente della Giunta comunale di Matera si è affrettato a ribadire che vanno respinte le orde barbariche, riferito ai turisti che affollano la Città dei Sassi, inconsapevole (forse) che quelle orde a cui fa riferimento possono essere la chiave di volta per l’economia del territorio.
Tale lettura anacronistica ed aristocratica del turismo e della fruizione dei beni culturali va rigettata con forza al mittente, ricordando a loro (ed a tutti gli altri) che se Matera ha primeggiato e vinto su Siena, Lecce, Ravenna, Cagliari e Perugia-Assisi, lo si deve proprio all’accoglienza materana, frutto della visione lungimirante di apertura e fruibilità della cultura. E noi questa fruibilità la dobbiamo rendere concreta, in tutti i sensi, addittando coloro che volgiono riportare indietro la Storia di Matera.
Il Presidente regionale di “Adesso! Democratici Lucani” Franco Dell’Acqua
Perfettamente in sintonia con lei signor Franco Dell’Acqua su quello che afferma sulle infrastrutture e sull’attuale amministrazione che vorrebbe il nostro immenso patrimonio storico culturale disponibile per pochi eletti, ovvero l’alta borghesia, e che non sia fruibile per tutti.La concezione turistica di questa amministrazione fa rabbrividire.
Guarda un po se un ciarlatano eletto si deve permettere di dire che bisogna respingere l’orda di turisti che si riversano su Matera.Lei caro politico,in qualità di ciarlatano stia zitto che fa miglior figura, soprattutto che se per aprire bocca deve dire castronerie come quella sopra menzionata.
L’eminente esponente della giunta vorrebbe respingere le orde barbariche (i turisti che affollano la nostra città), forse per questo hanno abbandonato il centro di Matera a se stesso. Nemmeno l’ombra di un vigile, per esempio, che possa dare le dovute informazioni a che ne avesse bisogno. Anche il programma estivo di eventi è stato completamente carente, se non fosse per qualche artista di strada, non ci sarebbe nulla. Proprio nellla settimana di Ferragosto, nessuna iniziativa. Che non sia già una tattica per scoraggiare le orde? Per fortuna che la nostra Città offre da sola uno spettacolo unico al mondo che nessuno può chiudere alla vista dei visitatori, anche se alcuni luoghi rimangono off limits, riservati a pochi eletti. Per esempio, in alcun punto della città si trova una indicazione della casa di Ortega, o informazioni su come raggiungere e visitare la cosiddetta cappella sistina sulla Murgia. Questi sono posti che solo pochi intimi possono visitare. È questo che vuole l’esponente della Giunta? Se si continua così, non sarà difficile raggiungere l’obiettivo.
Per fortuna, come dicevo, Matera e’ Matera, un museo a cielo aperto che nessuno può far diventare per pochi intimi, per cui sarà dura per questo esponente. Alcuni giorni incontrando Una coppia di turisti intorno alla mezzanotte nei Sassi mi chiedeva se fossi materanio. Alla risposta positiva, hanno esternato il,loro apprezzamento per lo spettacolo unico che offrono Sassi e non volevano Raggiungere il loro albergo per non rinunciare a quello spettacolo. Hanno sentito il dovere di dirlo ad un materano.
Questi sono gli episodi che devono inorgoglire noi materani e gli amministratori, perciò accogliamo le orde organizzando al meglio l’accoglienza.
Leggo l’articolo e i commenti e mi chiedo: che ci sia qualcuno che rosica in giro?
Quello che è sotto gli occhi di tutti altro non è che il risultato del “duro lavoro dei 5 anni” della giunta bocciata dai materani, per giudicare questa di Giunta attendiamo almeno che si siedano sulle sedie…..
Gioca questa giunta insediata da poco non bisogna subito criticarla però hanno iniziato col piede sbagliato in varie circostanze e poi leggendo i nomi di chi la compone la maggioranza, ci sono molti che facevano parte già della fallimentare esperienza della giunta Buccico e se non loro in prima persona ci sono consiglieri al loro soldo.Una vergogna
Basti pensare che molti di questi consiglieri fanno le veci di condannati in via definiticva alla galera,di inquisiti per i più svariati reati del fecciume cittadino e non anche della provincia.
Non so chi fosse questo eminente esponente della Giunta comunale di Matera, ne’mi interessa saperlo parchè se ha fatto una affermazione del genere l’ha fatta come espressione della giunta (a meno che non smentisca pubblicamente quanto affermato) ed è una considerazione che cozza con quello è sotto gli occhi del mondo. I materani hanno accolto ed integrato i profughi extracomunitari ed invece l’amministrazione vuole respingere “le orde barbariche” dei turisti che giungono a Matera.
Che Matera non fosse preparata strutturalmente a ricevere un flusso turistico superiore a quelle che erano le attese è anche evidente. Questo sta a significare che è stato “seminato bene”, ora che possiamo raccogliere, che facciamo? “buttiamo i frutti sotto terra”? Oppure si vuole selezionare il turismo a Matera a solo lobby facoltose invitate da questo o quel circolo culturale? Evidentemente si è in pieno delirio.!! Cari amministratori, cercate di creare infrastrutture in accordo con regioni limitrofe e rendete fruibile a tutti conoscere le bellezze di Matera e dintorni altrimenti, i pochi fortunati esercenti residenti con le loro attività nel centro storico, agirebbe in regime di MONOPOLIO. Noi abbiamo bisogno di crescere, espanderci, creare economia e lavoro. Non possiamo e non dobbiamo chiuderci perchè andrebbe vanificato tutto il lavoro fatto fino ad ora per portare Matera all’attenzione del mondo e conquistare “sul campo” il titolo di CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019.
nino silecchia
Quanto detto dal consigliere Vizziello oggi 23/08/2015 sul IL QUOTIDIANO della BASILICATA, lo condivido in pieno.
Questo però è un elenco di strutture che possono ospitare eventi (circa il capitolo Teatro DUNI è capitolo a parte che va gestito tra privati) e fino a qui i “posti a sedere” ci sono. E poi? Il turista se ne deve tornare a casa? Dove li ospitiamo questi turisti? nei garages del sottoscala del Comune? Necessita creare I..N..F..R..A..S..T..R..U..T..T..U..R..E. L’ “eventificio” che hai enunciato, caro assessore, va benissimo ma devi convincere il resto della maggioranza a far si che quanto da te detto non si riduca ad una partecipazione di “nicchia” ma aperta e goduta da tutti offrendo a “tutti”, in particolar modo ai non residenti, ospitalità stanziale e non mordi e fuggi.
nino silecchia
Sono perfettamente d’accordo con tifosomaterano perchè da quello che dice si capisce benissimo che è tifoso di Matera e che la ama alla stessa maniera di come possa amarla io e tutti i coloro che hanno creduto e credono in Matera. Se poi il tuo pseudonimo vuole anche essere riferito ad una fede calcistica, va bene anche quella. Ciao
nino silecchia
Eminente esponente della giunta? Per fortuna non è ne eminente e ne esponente della Giunta questo signore. Ma chi si crede di essere. Era un perfetto sconosciuto, ma dopo queste dichiarazioni si è affossato ancora di più.
“Vanno respinte le orde barbariche”. Questa frase rimarrà alla storia e conquisterà il primato nella classifiche delle stronzate dette.
E poi Presidente regionale di “Adesso! Democratici Lucani”. Addirittura regionale. Già a Matera non lo conosce nessuno, figuriamoci in regione. Dell’Acqua sind a me fai altro dove sarà difficile fare peggio.