“Ribadiamo, con forza, l’assoluta contrarietà ad ogni ipotesi di ubicazione sul nostro territorio del deposito nazionale delle scorie radioattive e siamo pronti alla mobilitazione in difesa degli interessi dei lucani contro chi vuole rendere la nostra terra sede di un cimitero nucleare”.
E’ quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale di Fratelli d‘Italia Giovanni Vizziello, in relazione alla pubblicazione, ad opera della Sogin, della famigerata Cnapi, vale a dire la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito unico dei rifiuti radioattivi e che vede coinvolta,ahimè in buona posizione, la provincia di Matera.
“In virtù della normativa varata nel 2010 la pubblicazione della Carta delle aree potenzialmente idonee dovrà essere sottoposta al parere dei cittadini e siamo certi che i lucani esprimeranno in maniera convinta il loro dissenso rispetto alla eventualità di sacrificare un territorio, quello lucano, sul quale da anni insistono produzioni ad elevato impatto ambientale, quelle petrolifere, e che quindi si è già sacrificato fornendo un contributo rilevante alle esigenze energetiche nazionali.
“Non si tratta di essere affetti dalla sindrome nimby (Not In My Back Yard) bensì di valutare le conseguenze che potrebbero derivare dall’indicazione dell’area di Matera quale possibile sede unica dei rifiuti nucleari sparsi oggi in una ventina di depositi locali, rispetto alla stessa qualificazione di Matera patrimonio mondiale dell’umanità e allo straordinario paesaggio culturale di cui è espressione la citta dei sassi”.
“Queste semplici considerazioni di buon senso sono suffragate anche dall’ISPRA(Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che in tema di localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti nucleari afferma che per la scelta del luogo di ubicazione occorre considerare le zone con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità e i luoghi di interesse archeologico e storico”.
“Nei prossimi giorni Fratelli d’Italia sarà presente nelle piazze della nostra regione per raccogliere le firme necessarie ad impedire qualsiasi progetto teso a pregiudicare le esigenze dei nostri concittadini rinverdendo quell’identità lucana che si era manifestata a Scanzano diciassette anni fa, grazie tenacia e all’amore per la Basilicata di attivisti come il compianto Sabatino Casulli e di tanti cittadini pronti a difendere la nostra terra”.
Gen 05