“Occorrono subito iniziative per contrastare l’insana politica governativa di ubicare depositi nucleari in Basilicata”. E’ quanto dichiara il presidente Piergiorgio Quarto che ha convocato per mercoledì 13 gennaio la terza Commissione regionale per discutere della questione. “Dopo l’iniziale stupore, le tante le prese di posizioni di tutte le forze politiche regionali in aperta antitesi ai progetti governativi di ubicare depositi nucleari in Basilicata – spiega il consigliere regionale – è più che mai opportuno passare dalle parole ai fatti. A tal fine diventa importante far prevalere l’aspetto decisionale e convocare la terza Commissione regionale . La seduta avverrà, considerata la gravità della situazione, alla presenza di tutti i consiglieri regionale e dell’assessore all’ Ambiente Rosa. Occorre infatti porre in essere subito iniziative concrete e incisive a tutela del territorio, le istituzioni devono divenire il suo logico baluardo. Nessuno deve permettersi di minare la salubrità ambientale e la salute dei lucani, ovviamente – continua Quarto – la mia è una posizione trasversale che prescinde dai colori e dagli schieramenti politici. In questa circostanza maggioranza e opposizione regionale, istituzioni politiche, società civile cittadini, tutti devono sentirsi guidati da un unico comune sentimento: la difesa ad oltranza del territorio. La Basilicata non può essere abbandonata alla mercè di interessi biechi e di parte, privi di qualsiasi logica costruttiva. I valori esistono – continua Quarto – e non vanno dimenticati o peggio cancellati, se sarà il caso si alzeranno le barricate, Scanzano docet. Il popolo lucano infatti, già forte della passata esperienza non rinuncerà facilmente al suo futuro, alla sua entità culturale. I lucani non possono e non devono continuare a pagare ulteriori e soprattutto inutili sacrifici. Un no chiaro, univoco, senza remore o ripensamenti al deposito nazionale dei rifiuti radioattivi nei comuni lucani individuati, deve risuonare ad ogni latitudine. Prendere atto poi che tra i centri individuati esiste anche la città di Matera, Capitale europea della cultura 2019, non può non produrre imbarazzo, siamo al cospetto nella fattispecie specifica di un paradosso privo di qualsiasi ratio giustificativa. Tutta la Regione non può subire dalla politica nazionale una ulteriore condanna, dopo avere infatti ‘maltrattato’ il territorio con la presenza di tanti pozzi petroliferi, qualcuno avrebbe in mente di completare l’opera , sarebbe ‘un dramma’ con le scorie radioattive. Così facendo si finirebbe inevitabilmente col distruggere il turismo, l’agricoltura, le tradizioni, i costumi, in poche parole tutta la cultura e l’economia lucana. Perché questo, ma soprattutto a chi giova una tale situazione, forse a qualcuno nelle sfere alte dei poteri forti? Per quanto di mia competenza, in qualità di presidente della terza Commissione regionale – conclude Quarto – ritengo che necessita partire subito con iniziative mirate, partecipate e condivise, i cui effetti scoraggino definitivamente i cattivi propositi di matrice governativa”.