Deposito scorie nucleari, intervento Consigliere regionale Baldassarre (Idea). Di seguito la nota integrale.
Presidente Bardi, Presidente Cicala,
Assessori, colleghi consiglieri,
NO!! Anche il mio è un no, non urlato, non propagandato, ma comunque NO!! all’eventuale ipotesi che il sito unico di scorie nucleari venga realizzato in Basilicata, problema sorto con la pubblicazione della Carta nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee a ospitare il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico (CNAPI), “Sessantasette aree idonee, sulla base di parametri tecnici oggettivi tra cui alcune di queste aree, localizzate nei nostri territori.
Mi piacerebbe essere tra le aree escluse negli ulteriori successivi adempimenti.
Intanto, però, diciamo che l’Italia ha l’ obbligo di mettere in sicurezza i propri rifiuti radioattivi. Lapalissiano questo, vero ?! La costruzione del Deposito deve servire proprio a questo. Siamo tutti consapevoli che oggi le scorie nucleari italiane sono stoccate in luoghi di fortuna e non, vedi Impianto Itrec di Rotondella ed altri, per cui sono un grande pericolo per la salute.
Ma dico no! non perché come leggo da più parti, senza offesa per nessuno, che abbiamo già dato molto e continuiamo molto a dare essendo coinvolti da decenni sia nello stoccaggio di scorie nucleari sia nelle estrazioni petrolifere. In un paese civile deve prevalere il senso di responsabilità di fronte ai propri doveri, e’ la regola piu’ importante della convivenza civile.
SONO tra quelli che preferiscono un sito sicuro anziché lasciare in giro i rifiuti radioattivi in siti di fortuna.
Saranno le varie Conferenze di Servizio, gli incontri Governativi, Ministeriali, Tecnici a scegliere il Sito, non sarà certo la falsa indignazione o il basso populismo di chi non perde occasione di dimostrare assenza di collegamenti neuronali nel proprio cervello.
La risoluzione proposta dall’Ufficio di Presidenza se condivisa e approvata, è un atto politico che va nella direzione giusta di affiancamento alle Figure e alle Strutture regionali preposte a seguire il caso.
E dico NO !! anche se sarebbe assurdo che nel terzo millennio non si riuscisse a costruire un Sito, un Deposito sicuro, con annesso Parco Tecnologico senza impatti ambientali negativi per il nostro territorio, un parco che darebbe lavoro a migliaia di persone, 4/5 mila, che potrebbe rappresentare il volano di uno sviluppo a 360 ° che potrebbe trattenere i nostri figli, i nostri cervelli migliori e ne attirerebbe di altri, un parco da far visitare alle scolaresche in totale sicurezza.
Esitono al mondo siti sicuri?
Se progettati e costruiti oggi sarebbero piu’ sicuri?
Visto che siamo chiamati a decidere per il nostro Popolo, Se siamo animati dalla buona volontà, non dobbiamo avere paura di quello che vogliamo costruire oggi e domani, dovremmo forse avere il rimorso di quello che abbiamo realizzato ieri.
Ripartire da quegli errori.
Nella nostra amata Basilicata decine e decine di discariche abusive, siti inquinati, siamo stati capaci di rendere brutto anche il discorso delle energie verdi, più di 1000 impianti eolici impattanti, con tutto l’ indotto di cavidotti, stazione e sottostazioni elettriche..
Questi sono gli errori da non ripetere.
Non ho timore di quello che seguirà per il Deposito unico. Faremo, vigili, comunque la nostra parte. Su questo argomento nutro fiducia nell’Esecutivo e ancor di più nel nostro Consiglio tutto.
Ho piuttosto timore della mancata proroga della moratoria sulle estrazioni di idrocarburi, approvata nei giorni scorsi dal Governo nazionale.
Ho timore di chi si ostina a non considerare che l’energia che serve, pulita, la dobbiamo prendere dalla parte giusta della crosta terrestre, la parte esterna quella superiore chiaramente, senza più continuare a violentare il Pianeta Terra.
Un giorno ci accorgeremo che il denaro non puo’ essere mangiato, e allora impegnamoci a restituire ai nostri figli una terra migliore di quella che abbiamo ricevuta,
facciamo veramente qualcosa di bello, di utile per la nostra Basilicata disegnamogli un futuro senza energie fossili e senza inquinamento.