“L’azzeramento della Giunta lucana è la definitiva riprova della fase di stallo che vive l’amministrazione regionale. Sul versante agricolo e alimentare, non posso che auspicare un netto e celere cambio di passo in attesa di tempi migliori. Sono diverse le questioni che interessano il comparto primario e che hanno visto il fallimento di coloro che hanno rivestito ruoli di primo piano nella Giunta Bardi”. Lo dichiara il deputato Luciano Cillis, esponente del MoVimento 5 Stelle in commissione Agricoltura alla Camera.
“In vista della prossima Politica Agricola Comune non si ha alcuna visione di come far evolvere l’agricoltura lucana – prosegue – A ciò si aggiunge l’utilizzo parziale dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per le opere necessarie alla gestione delle risorse idriche sul nostro territorio, che ho sollecitato sin dal luglio scorso con un convegno ad hoc tenutosi a Potenza per illustrare le potenzialità degli strumenti messi a disposizione. Le dighe regionali non vengono controllate e gestite, non si attuano quelle buone pratiche come lo sghiaiamento e si mettono così a repentaglio interi territori a forte vocazione agricola, senza fornire l’irrigazione necessaria per le coltivazioni. Emblematico ed eloquente – continua Cillis (M5S) – il caso Basentello che ho portato all’attenzione di Montecitorio nelle scorse settimane”.
“L’impegno regionale è mancato anche nel comparto lattiero-caseario: dall’attuazione di ‘Caseificio Italia’, la norma sul monitoraggio del latte da me introdotta al Decreto Emergenze in Agricoltura nel 2019 che stenta a divenire realtà a causa delle resistenze delle Regioni – spiega il deputato 5 Stelle – sino agli aiuti per il comparto ovicaprino per gli interventi agro-climatico-ambientali che devono essere attivati nel Piano di Sviluppo Rurale”.
“La fotografia che rimane dopo questi tre anni di Giunta Bardi – conclude Cillis (M5S) – è davvero desolante e deve servirci a comprendere da dove ripartire per dare all’intera filiera agroalimentare lucana le giuste opportunità di sviluppo e crescita, scongiurando il rischio di rimanere indietro”.