Deputato Lomuti (M5s): La cura Meloni ammala l’Italia. I numeri certificano disastro del centrodestra. Di seguito la nota integrale.
I numeri del primo anno del governo Meloni sono i numeri di un disastro, purtroppo annunciato. Dopo la lenta e faticosa risalita post-pandemica, il governo di Fratelli d’Italia affossa la nostra economia e a farne le spese sono soprattutto le categorie più fragili.
L’inflazione è salita in modo vertiginoso, segnando un aumento del 10%, che grava sensibilmente sul carrello della spesa e che impedisce a molte famiglie non solo di arrivare serenamente a fine mese, ma anche di provvedere alle spese primarie, come alimentazione e cura.
Diversamente, poi, da quanto propagandato da Meloni all’opposizione, con il centrodestra a guida del Paese, il costo della benzina è salito da 1,86 euro a 1,94: un aumento che la patriota Meloni di qualche mese fa avrebbe giudicato inaccettabile. Toccano aumenti del 75%, invece, le rate dei mutui, tanto per agevolare l’acquisto di immobili e quella crescita della natalità così sbandierata dalla premier. A Meloni giova ricordare che non è istituendo ministri per la natalità che si consente alle famiglie di crescere figli, ma è necessario creare condizioni lavorative ed economiche agevoli: e, di certo, l’aumento delle rate dei mutui non va in questa direzione.
Ad aggravare ulteriormente il quadro è, sicuramente, l’aumento dello 0,2% della disoccupazione, a luglio, che corrisponde a -73mila occupati, nonché la diminuzione del 3,7% dei crediti erogati alle imprese.
Dunque, in dodici mesi, il governo Meloni ha aumentato il tasso di disoccupazione, colpito tutti i consumatori con l’aumento dell’inflazione e delle rate dei mutui, mortificato le imprese, determinato una diminuzione dello 0,4% del PIL e speso solo 2 dei 33 miliardi del PNRR (portato a casa da Giuseppe Conte e sperperato dal più incapace dei governi, che dovrebbe spendere queste risorse entro il 2023).
Il centrodestra è decisamente entrato nella storia, sì, ma dei disastri.
A poco serve il ridicolo tentativo di occultare questi fallimenti screditando la misura del Superbonus, che, fino a prova contraria, ha creato 1 milione di posti di lavoro, determinando la riduzione del debito pubblico di 10 punti in due anni.
Devono, inoltre, patire un vuoto di memoria gli stessi Fratelli d’Italia che, ieri, chiedevano una proroga ed estensione del Superbonus e, oggi, lo demonizzano in modo del tutto ideologico.
Eppure, i fatti hanno la testa dura e, al di là delle menzogne del centrodestra, i numeri raccontano la discesa verticale a cui il governo Meloni sta condannando il nostro Paese.