“Contrariamente a quanto comunicato dal consigliere Braia non vi è alcuna volontà di depotenziamento degli Uffici materani del Dipartimento Politiche agricole. La proposta di riorganizzazione non prevede nessun trasferimento di personale regionale o di funzioni da Matera a Potenza, bensì si limita a riportare la sede della sola dirigenza dell’Ueca a Potenza, così come originariamente previsto in fase di istituzione dell’Ufficio, per ragioni logistiche che impongono un raccordo stretto del Dirigente dell’Ueca con la Direzione Generale e con l’Autorità di gestione del Psr, nonché con gli Uffici regionali preposti alla gestione finanziaria.
Quanto all’asserito depauperamento degli uffici regionali di Matera, la medesima proposta prevede il trasferimento dell’Ufficio sostegno alle imprese agricole, alle infrastrutture rurali ed allo sviluppo della proprietà, da Potenza a Matera. E’ appena il caso di aggiungere che con la DGR 209 del 17 marzo 2017, in adesione alla proposta del Dirigente generale dell’epoca, si decise di allocare Ueca a Matera “per favorire una maggiore distribuzione delle competenze sul territorio e delle attività di front office”, medesime ragioni che oggi suggeriscono, anche per le altre motivazioni già rappresentate, di riportare la sede a Potenza, tra l’altro negli ultimi anni inspiegabilmente ridimensionata in termini di professionalità e di addetti. In conclusione, analogamente alla stessa decisione assunta dalla precedente Giunta, rimangono allocati presso gli Uffici di Matera tre dei nove Uffici del Dipartimento.
In ogni caso, si ribadisce, che da tale proposta riorganizzativa non deriva alcun trasferimento di personale o riduzione di attività degli uffici di Matera che anzi negli obiettivi dipartimentali saranno sempre più strategici”.
Lo rende noto il dirigente generale del Dipartimento Politiche agricole.
Di seguito la nota già pubblicata del Consigliere regionale Braia: “Sede Regione a Matera non é una dépendance di Potenza. No al progressivo svuotamento degli uffici regionali di Matera”
“Il trasferimento degli uffici UECA (Ufficio Erogazioni Comunitarie in Agricoltura) da Matera a Potenza e la situazione dell’Ufficio difesa del suolo, ormai precipitata negli ultimi mesi, sono solo le ultime conseguenze di azioni e decisioni di questo Governo regionale di centro destra. Si confermi, piuttosto, una visione di insieme che valorizzi le sedi periferiche a partire da Matera e Potenza e se ne definiscano i ruoli e le potenzialità in funzione delle competenze e delle caratteristiche che il territorio stesso esprime. Turismo, edilizia, agricoltura e non solo: è inaccettabile che si danneggi Matera e la sua provincia e si penalizzino dipendenti, cittadini e imprese su questi temi che trainano la Basilicata stessa.
Faccio un appello doveroso al Presidente della Giunta Bardi perché riveda la delibera e rafforzi, piuttosto, Matera in termini di organico e di autonomia degli uffici. Si sta lavorando al contrario di quanto fatto negli ultimi anni, testimonianza é questa decisione presa su Ueca che, nonostante tutto ha, insieme agli uffici del dipartimento, dimostrato nell’organizzazione attuale capacità ed efficenza (sempre da migliorare). Si è evitato, infatti, anche quest’anno il disimpegno e oggi si vedono spostare la sede della dirigenza a Potenza, senza nessuna motivazione o visone organica e strategica per un mondo che ha percentualmente nella provincia di Matera la propria forza economica trainante, con migliaia di operatori che quotidianamente frequentano gli uffici che oggi contano su un organico finalmente adeguato alle incombenze e necessità. Non vogliamo pensare che queste operazioni si facciano solo per convenienze logistiche personali, senza valutarne impatto sulla intera comunità.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, Capogruppo Italia Viva.
“Come più volte segnalato anche dagli ordini professionali – prosegue Braia – era già di dominio pubblico la situazione critica dell’ufficio difesa del suolo di Matera che si è sempre occupato, per il territorio provinciale, della difesa dal rischio idrogeologico e degli interventi urgenti per la tutela della pubblica e privata incolumità, nonché di vigilanza sull’edilizia in zona sismica, svolgendo attività immani con personale oggi numericamente ridotto all’osso. Non è questione di campanilismo, ma la situazione impone una profonda riflessione politica su quanto sta accadendo e decisioni immediate che siano in controtendenza.
Con il pensionamento dell’ultimo dirigente, l’ufficio difesa del suolo di Matera è stato accorpato in un unico ufficio con l’omologo ufficio difesa del suolo di Potenza. Nel corso di questi ultimi anni la sede di Matera (oramai non più ufficio) ha visto sempre più un impoverimento delle funzioni a esso attribuite e del personale poiché i funzionari in quiescenza non sono stati integrati con nuove unità.
Attualmente le posizioni organizzative e il personale è ridotto, sconta l’assenza di dirigente con un interim e tale condizione genera ritardi nell’espletamento delle pratiche, con grandi disagi per l’utenza e il comparto economico edile.
Sarebbe auspicabile, quantomeno, ripristinare lo stato del personale degli anni scorsi magari avendo più tecnici che amministrativi per il corretto funzionamento della sede di Matera, ormai allo sbando.
In ultimo, conclude Braia – ricordiamo anche al presidente del Consiglio Cicala che, dopo tante promesse fatte a inizio mandato, nulla é riuscito a smuovere sulla poco dignitosa condizione in cui versano gli uffici del consiglio regionale a Matera, confinati in condizioni tutt’altro che degne di una istituzione regionale nell’ultimo piano della sede della Provincia, senza sevizi, senza impianto di condizionamento e sale riunioni, con problemi di infiltrazioni e senza un minimo di decoro.
All’immobilismo politico e alla mancanza di attenzione su temi come turismo e cultura, fondamentali per il futuro della città dei Sassi, si aggiunge l’assenza totale di decisioni di prospettiva a partire da quelle che riguardano la Fondazione Matera 2019 e la Lucana Film Commission. Sommiamoci oggi anche un mancanza della benché minima visione strategica e organizzativa degli uffici regionali che possa rispettare la città di Matera e con essa l’intera comunità provinciale che serve, e abbiamo completato – mi auguro veramente di no – l’operazione smantellamento.”
Nella foto www.SassiLive.it l’ingresso della sede della Regione Basilicata in via Castello a Matera
Apprendo con soddisfazione che dopo anni di attività politica il consigliere regiomale Braia si sia accorto che Matera “non é una dépendance di Potenza” Infatti è ormai da anni che Matera è, grazie alla totale mancanza di amore e apparteneza alla città che Matera è sistematicamente scippata di tutto quello che è possibile scippare, il tutto nella totale indifferenza dei politici regionali e comunali nostrani. L’elenco è lungo compreso il trasformare Matera capitale europea della cultura 2019 in Matera Basilicata capitale europea della cultura 2019. Adesso voglio vedere se Potenza capitale dello sport diventerà Potenza Basilicata capitale dello sport.I politici potentini non si svegliano in prossimità di qualche votazione ma sono sempre attenti al benessere del loro territorio