Istituire una nuova unica figura denominata “Difensore civico regionale e garante dei diritti della persona”, cui assegnare anche lo svolgimento delle funzioni del garante dell’infanzia e dell’adolescenza, già attivo da alcuni anni, e del garante a tutela degli immigrati e dei soggetti in situazione di particolare disagio, che in Basilicata non esiste. E’ questo l’obiettivo della proposta di legge che il consigliere regionale del Gruppo misto, Giannino Romaniello, ha illustrato nel corso di una conferenza stampa svoltasi oggi presso la sede dell’Assemblea.
“L’istituzione di una figura unica – ha detto – rappresenta una scelta importante nel processo di razionalizzazione e di semplificazione delle strutture regionali, anche allo scopo di migliorare l’efficienza e l’efficacia delle competenze del difensore civico, da estendere anche ad ambiti che fino ad ora non prevedevano alcuna figura di garanzia nella nostra Regione. No a duplicazioni, dunque, e no a figure che svolgono in modo autonomo le funzioni. Il difensore civico infatti, per l’esercizio delle funzioni di garanzia della persona, dovrebbe essere coadiuvato da due osservatori scelti tra soggetti con specifiche competenze. Di qui la necessità di strutturare l’ufficio, che sia posto fuori dal palazzo della Regione e che sia percepito dai cittadini come ufficio che li difenda davvero”.
“La finalità della proposta di legge – ha aggiunto Romaniello – è quella anche di ottimizzare la spesa sostenuta in base alla disposizioni finora vigenti. Infatti l’attribuzione agli osservatori, istituiti in luogo del garante dell’infanzia e del garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, fino ad ora non istituito, di un compenso pari al 45 per cento di quello assegnato al difensore civico, consentirebbe, a regime, un contenimento della spesa. Innovativa è la disposizione relativa all’assistenza a tutela degli immigrati e dei soggetti in situazione di particolare disagio, mentre per quanto riguarda le funzioni di garanzia per l’infanzia e l’adolescenza è previsto un intervento del difensore civico a tutela dei diritti dei minori di età”.
Nel corso della conferenza stampa il consigliere Romaniello si è poi soffermato sulla situazione del Consorzio industriale di Potenza, dove, dopo una lunga fase di commissariamento e la successiva nomina dell’amministratore nella persona di Antonio Bochicchio, si è ora ritornati al commissariamento a guida di Eustachio Cardinale. Ed è proprio su questa figura, oltre che sulla situazione economica definita “disastrosa” che si è soffermato il consigliere.
“La Giunta regionale – ha detto – ha sbagliato a nominare un commissario. Piuttosto bisognava mettere mano al processo di riorganizzazione vera, stabilire le risorse per risanare il consorzio e rilanciare la funzione di questo ente. Invece si è nominato un commissario, tra l’altro violando anche le leggi più elementari che riguardano il rapporto di lavoro di un dipendente pubblico chiamato ad altra funzione, dal momento che l’attuale commissario è ricercatore ordinario presso la Università Aldo Moro di Bari. Bisogna revocare l’incarico al commissario – ha concluso Romaniello – e bisogna subito istituire gli organismi per dare attuazione a quanto previsto dalle ultime norme approvate in tema di Consorzi industriali”.