Questa mattina nella sala riunioni del Centro Carlo Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera si è svolto un incontro sul tema “Difesa della salute e tutela dell’ambiente, nel silenzio della politica” organizzato dall’Associazione Nuova Sanità e Benessere.
Le indagini della Direzione Distrettuale di Lecce, sul traffico di rifiuti speciali, hanno, tra l’altro, fatto emergere la presenza di depositi anche in Val Basento.
In particolare, in un capannone della ex Eurosalotti srl, a Ferrandina, dove risultano accumulati 16.000 mc di immondizia pari a 12 milioni di chili di scarti.
Una vera bomba ecologica da disinnescare. Il tasso di malattie tumorali in aumento, induce ad occuparsi seriamente del fenomeno dell’inquinamento ambientale esistente in Val Basento, nella zona della Trisaia di Rotondella, nella zona industriale di Tito e in altri siti della Basilicata, con interventi concreti e risolutivi non più rinviabili, senza distrazioni delle Autorità all’uopo preposte alla vigilanza.
All’incontro sono intervenuti Leonardo Pinto, Presidente Onorario dell’Associazione Nuova Sanità e Benessere e don Giuseppe Ditolve, parroco della Chiesa San Giuseppe Lavoratore in Pisticci Scalo, delegato per la salvaguardia del creato da Mons.Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo di Matera-Irsina, i quali, oltre ricordare i siti da bonificare e gli effetti deleteri degli inquinamenti sulla salute, hanno illustrato le iniziative dell’ANSB per svegliare la politica e le Istituzioni, tutte, ad occuparsi di un problema non più eludibile.
L’ecomafia fa paura? L’ANSB inviterà la DDA di Lecce ad estendere le indagini per la verifica di “immagazzinamento” di rifiuti speciali in tutti i capannoni chiusi, apparentemente abbandonati, presenti in Val Basento. Tale verifica si impone alla luce di quanto scoperto nei giorni scorsi, considerato che non è stato certo lo Spirito Santo a segnalare la possibilità di depositare nel capannone dell’Eurosalotti di Ferrandina 16.000 mc di immondizia, pari a 12 milioni di chili di scarti, ma qualcuno del posto che va individuato, anche perché -da quello che risulta dalle notizie riportate dai giornali- gli indagati non risiedono in Basilicata.
Sarà altresì chiesto ai Prefetti di Matera e Potenza, come preannunciato, di allertare i Sindaci, tenuto conto delle loro competenze, e i Carabinieri Forestali ad alzare il livello di vigilanza e verifiche sul territorio per contrastare il fenomeno del traffico di rifiuti speciali in Basilicata.
Per la situazione ITREC di Rotondella, l’ANSB organizzerà approfondimenti pubblici, con l’ausilio di tecnici, per fare chiarezza e, quindi, sollecitare opportuni e mirati interventi per la tutela della salute e dell’ambiente.
La foto dell’incontro (foto www.SassiLive.it)