La proposta di legge che detta modifiche alla Legge regionale n.38/1997 “Norme per l’esercizio delle funzioni regionali in materia di difesa del territorio dal rischio sismico” torna all’attenzione della terza Commissione consiliare permanente presieduta da Piergiorgio Quarto (Bp).
Ad esprimere il proprio parere sulla proposta di legge il presidente dell’Ordine dei Geologi della Basilicata, Gerardo Colangelo che ha così esordito: “Non è sufficiente il solo aggiornamento della L.R. 38/97 per ridurre il rischio sismico sul territorio, c’è bisogno di una nuova legge, moderna e al passo con i tempi, con un regolamento attuativo chiaro ed esaustivo, che rappresenti il vero punto di forza di una Regione che in materia di difesa del territorio dal rischio sismico ha tanto ancora da fare”. “Gli studi di microzonazione sismica – ha proseguito Colangelo – ne sono solo un esempio, sul piano settennale eravamo il fiore all’occhiello dell’Italia. Da 4 anni, tra i vari avvicendamenti di Rup, le cose non sono andate bene e ora siamo fanalino di coda a livello nazionale, ad oggi ancora non sono stati chiusi gli studi di livello 1 sui tre livelli di approfondimento previsti. Altra forte criticità la carenza di personale all’ufficio Difesa del Suolo rispetto al numero di pratiche da evadere”. Per il presidente dell’Ordine dei Geologi della Basilicata “è necessario che le modifiche alla L.R. 38/97 tengano conto quantomeno di uno studio geologico redatto con tutta la cartografia e gli elaborati previsti dalla D.C.R. n.575/2009 prevedendo per tutte le opere la ricostruzione del modello geologico-tecnico supportato da adeguate indagini geognostiche con indicazioni del grado di affidabilità raggiunto in funzione della complessità geologica e geomorfologica dell’area e della tipologia di opera prevista dal progetto. Occorre intervenire con azioni concrete, va bene la semplificazione ma è prioritariamente importante salvaguardare la sicurezza del territorio. Da tempo – ha concluso Colangelo – proponiamo e invochiamo un nuovo modello di Governance del nostro territorio che si basa sul rafforzamento degli uffici regionali che devono fare programmazione e controllo, sull’ottimizzazione delle risorse umane ed economiche, l’aumento dei controlli, l’impiego delle libere professioni che sono preposte all’attuazione della programmazione regionale”.
Subito dopo sono intervenuti i presidenti dei Collegi dei geometri di Potenza e Matera, Giuseppina Bruzzese e Giovanni Cotrufo che hanno reputato “urgente e improcrastinabile snellire le procedure ma soprattutto garantire tempi celeri e certi per poter agevolare il più possibile una ripresa economica e lavorativa per una regione che appare sempre più agli ultimi posti”. A parere di Bruzzese e Cotrufo “è necessario fare una netta distinzione fra l’autorizzazione e il deposito, sulla base delle tipologie indicate nell’art. 94 bis del DPR 380/01 modificato dalla Legge 156/2019. L’autorizzazione – hanno spiegato i presidenti dei Collegi dei Geometri di Potenza e Matera – deve riguardare le opere più rilevanti mentre per quelle meno rilevanti, non appena si è in possesso dei titoli abilitativi e comunque prima dell’inizio dei lavori, il committente deve depositare presso lo Sportello Unico, il progetto esecutivo delle strutture, il quale in deroga a quanto previsto dall’art.2, ultimo comma, della L.R. 38/97, ne rilascia immediata attestazione di avvenuto deposito. Successivamente lo Sportello Unico trasferirà all’ufficio regionale il deposito che, nei tempi e nei termini previsti, provvederà al controllo a campione”. “Altro aspetto rilevante riguarda la nomina e la conseguente comunicazione, da parte del committente, del direttore dei lavori e dell’impresa, che dovrebbe avvenire solo dopo aver ottenuto i titoli abilitativi e l’attestazione di avvenuto deposito e/o autorizzazione. Tali metodi– hanno concluso Bruzzese e Cotrufo – garantirebbero uno snellimento sia in termini di procedura sia di tempistica ma, soprattutto, sgraverebbero gli uffici regionali da una enorme mole di lavoro, viste anche le poche risorse di personale a disposizione”. A tal proposito Cotrufo ha sottolineato che a suo parere “se non si snelliscono le procedure, in Basilicata, stante questa situazione, il sisma bonusnon potrà trovare applicazione considerato i tempi previsti che, salvo proroghe, sono fissati al 31 dicembre 2021”.
Nel breve dibattito che ne è conseguito il proponente della pdlAcito ha ribadito la finalità del progetto normativo che è lo snellimento delle procedure “paralizzate da 19 anni”. Si sono registrati gli interventi dei consiglieriBellettieri (Fi), Aliandro e Sileo (Lega) e Braia (Iv). Il presidente dell’organismo consiliare Quarto ha sottolineato che “gli spunti emersi durante le audizioni saranno tenuti in considerazione dalla Commissione e che diverse indicazioni potranno essere inserite nel regolamento attuativo della legge”. Programmata per la prossima seduta l’audizione dell’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Merra.
Erano presenti ai lavori dell’organismo consiliare oltre al presidente Quarto (Bp), i consiglieri Baldassarre (Idea), Acito e Bellettieri (Fi), Carlucci (M5s), Braia (Iv), Aliandro e Sileo (Lega), Trerotola (Pl).
Lug 15