Diga di San Giuliano in agro dei Comuni di Matera e Miglionico per l’installazione di impianti fotovoltaici flottanti, Consigliere regionale Cifarelli (PD) presenta richiesta di accesso agli atti e interrogazione consiliare. Di seguito la nota integrale.
Dopo la pubblicazione dell’avviso avente ad oggetto “concessione suolo del Demanio pubblico dello Stato – Ramo idrico, Invaso di San Giuliano in agro dei Comuni di Matera e Miglionico (MT) per l’istallazione di impianti fotovoltaici flottanti. Pubblicazione ai sensi dell’ art. 4 bis del Decreto Legge n. 39 del 14/04/2023, coordinato con legge di conversione n.68 del 13/06/2023” che ha determinato l’organizzazione di un “sit-in” di protesta di associazioni ambientaliste e non solo, alla quale ho preso parte. Le associazioni ed i convenuti hanno chiesto che le rappresentanze istituzionali si facessero carico della questione, dunque ho presentato una richiesta di accesso agli atti ed ho una interrogazione consiliare con la quale si chiedono chiarimenti. E’ quanto dichiara il Consigliere del PD in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli.
Tra i suddetti 15 avvisi pubblici, continua Roberto Cifarelli, è incluso anche l’invaso di S. Giuliano che, come è noto, codificato con il Codice IT 9220144 San Giuliano e Timmari, è una Zona di Speciale Conservazione (ZSC), rientrante nel programma di “Rete Natura 2000” regolamentata dalla Direttiva comunitaria 92/43/ CEE del 21 Maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali e della flora e della fauna selvatiche.
Senza alcun approfondimento appare evidente che, l’intervento in questione, che prevede la presenza di pannelli fotovoltaici flottanti con una potenza di 60.032MW per oltre 39 ettari dell’invaso, va a compromettere la biodiversità presente, in netto contrasto con quanto sancito dal regime autorizzativo relativo alle Zone Speciale di Conservazione nonché ai Siti di Importanza Comunitaria.
L’avviso pubblicato, sottolinea il Consigliere del PD, sta destando forti preoccupazioni sia tra le Istituzioni locali che tra le Associazioni culturali ed ambientaliste nonché nell’opinione pubblica nel suo complesso, in quanto il rispetto della natura e la sua valorizzazione, non possono essere compromessi da interventi che rischiano di deturpare l’habitat floro-faunistico circostante con ricadute negative sulla sostenibilità ambientale dell’area interessata.
E’ dunque necessario ed inderogabile un chiarimento da parte dell’Assessore all’ambiente e dal Presidente Bardi che non smettono mai di sorprenderci con proposte al limite sia nelle procedure ma soprattutto senza il coinvolgimento degli enti e del territorio competenti; per questo ho inteso voler chiedere:
1. sulla base di quali atti prodromici (leggi, delibere, determinazioni) sono stati pubblicati gli avvisi di cui in premessa e segnatamente quello relativo all’invaso di San Giuliano in territorio dei comuni di Matera e Miglionico;
2. se preliminarmente sono stati interessati e coinvolti la Provincia di Matera, in qualità di soggetto gestore dell’area protetta, ed il Consorzio di Bonifica della Basilicata in qualità di gestore dell’invaso;
3. quali iniziative intendano intraprendere al fine di verificare la sostenibilità ambientale di quanto previsto dall’intervento oggetto dell’Avviso di Pubblicazione;
4. quali iniziative intendano intraprendere per verificare il rispetto di quanto previsto dalle norme comunitarie, nazionali e regionali per interventi così impattanti in aree definite Zone di Speciale Conservazione, come la Diga di San Giuliano;
5. se siano state coinvolte le Amministrazioni comunali di Matera e Miglionico, in quanto Comuni direttamente interessati a qualsivoglia intervento sulla suddetta area naturalistica, conclude Roberto Cifarelli.