Giuseppe Digilio, assessore comunale all’ambiente del Comune di Matera e segretario regionale di Verdi Basilicata-Europa Verde in una nota replica all’articolo pubblicato dal quotidiano “Il Foglio” a firma di Domenico Di Sanzo. Di seguito la nota di Giuseppe Digilio e l’articolo del quotidiano “Il Foglio”. Di seguito la nota integrale.
“Dispiace che un giornale garantista come il foglio non sappia leggere le sentenze della corte dei conti. la semplice lettura della sentenza stessa avrebbe agevolmente rivelato che lo scrivente non è stato mai condannato per danni erariale” “con preghiera di pubblicazione con le stesse modalità con le quali mi avete erroneamente colorato, e quindi danneggiato”. con rinnovata stima garantista, affettuoso saluti”. “con le riserve del caso”.
Di seguito l’articolo pubblicato dal quotidiano “Il Foglio”
Ora il M5s sdogana anche i condannati nelle giunte a cinque stelle
Succede a Matera, dove Giuseppe Digilio, responsabile delle Attività produttive nella squadra del grillino Bennardi, è stato condannato per danno erariale. La città, emblema secondo Di Maio del nuovo grillismo, sancisce l’equivoco tra i cinquestelle e il giustizialismo
Assessore in una giunta guidata dal M5s e condannato per danno erariale. Orribile a dirsi, parrebbe. E invece Giuseppe Digilio, imprenditore e politico lucano che sarà nella nuova squadra del grillino Domenico Bennardi, a Matera, con la delega alle attività produttive, è stato condannato alla restituzione di 20mila euro per lo stipendio percepito quando era consigliere di amministrazione di Ageforma, l’agenzia provinciale per l’istruzione e la formazione professionale. Un condannato nella giunta della città diventata il simbolo politico del nuovo grillismo, quindi. Anche se si tratta di un provvedimento civile. Digilio, segretario regionale dei Verdi Basilicata – Europa Verde, è stato condannato dal Tribunale Civile di Matera il 4 marzo 2015. Poi il ricorso, rigettato a marzo dell’anno scorso. Digilio ha ricoperto la carica di componente del Cda di Ageforma Matera dal 2009 al 2014. Tra il 2009 e il 2010, secondo la Corte dei Conti, insieme ai vertici dell’Agenzia ha percepito dei compensi considerati illegittimi, perché le cariche di Ageforma erano da ritenersi onorifiche, quindi da non retribuire. Ed ecco la condanna a restituire 20mila e 390 euro.
Domenico Di Sanzo